Cinema

Hysteria, la storia (vera) dell'invenzione dei sex toys

Hysteria si presenta allo spettatore come una storia vera. L'affermazione non è scorretta: a parte alcune inesattezze, infatti, il film vuol raccontare al pubblico la storia del primo vibratore della storia

Hysteria, la storia (vera) dell'invenzione dei sex toys

Hysteria è il film del 2011 diretto da Tanya Wexler che va in onda questa sera alle 21.15 su Cielo. Il film è basato sulla vera storia del Dr. Mortimer Granville che ha maneggiato i primi vibratori della storia, dando di fatto origine alla proliferazione dei cosiddetti sex toys. Secondo il racconto diComing Soon, durante la promozione del film l'attrice protagonista dichiarò di avere a disposizione una così ampia collezione di vibratori da poterne regalare a tutti i suoi conoscenti. Hysteria è stato presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma.

Hysteria, la trama

Nella Londra di fine Ottocento il giovane medico Mortimer Granville (Hugh Dancy) fatica a trovare un posto fisso negli ospedali. Le strutture, infatti, sono scioccate e spaventate dai metodi rivoluzionari che il medico usa per curare le sue pazienti. D'improvviso, però, Mortimer riesce ad essere assunto dal dottor Dalrymple (Jonathan Pryce), un dottore che si è posto l'obiettivo di curare il male del secolo, l'isteria. La malattia che secondo lui colpisce almeno metà delle donne della capitale inglese. La tecnica utilizzata dal suo datore di lavoro lascia inizialmente Mortimer confuso: bisogna infatti massaggiare per almeno un'ora le parti intime delle donne, in attesa che l'utero torni nella sua posizione, facendo sparire l'isteria. Questi messaggi però causano problemi alle mani di Mortimeri che si trova sul punto del licenziamento perché non riesce più a muovere la mano destra. A questo punto chiede aiuto a un amico (Rupert Everett), scienziato sopra le righe, che gli mostra uno spolverino elettrico che Mortimer vede come un macchinario che può ovviare ai limiti umani. Dopo aver mostrato l'efficacia dello strumento, Mortimer torna dal suo capo: l'occasione è buona anche per vedere la figlia di Dalrymple, Charlotte (Maggie Gyllenhall), per cui Mortimer comincia a provare dei forti sentimenti.

La vera storia dei vibratori

La pellicola si apre con una didascalia che sottolinea come il film racconti una storia vera. In realtà, molte cose rappresentate in Hysteria sono state modificate in favore della storia, romanticizzate per scopi narrativi. Come si legge sul The Guardian, è vero che il dottor Joseph Mortimer Granville ha inventato il primo vibratore elettromeccanico, chiamato Granville's Hammer, intorno al 1880. Ma, a differenza del film, il dottor Granville non era un giovane piacente a cui si presentavano schiere di donne che non vedevano l'ora di sottoporsi al trattamento. Quando inventò il vibratore, Granville aveva già superato i cinquant'anni e soprattutto usava il vibratore soprattutto per il massaggio muscolare negli uomini. Sempre secondo il The Guardian, il medico nel 1883 scrisse:"Ho evitato, e continuerò a farlo, il trattamento delle donne tramite percussione, semplicemente perché non voglio essere ingannato né voglio aiutare a fuorviare gli altri, dai capricci dello stato di isteria".

Inoltre, secondo quanto riportato dal sito dell'Internet Movie Data Base, il vibratore non è mai stato pensato per curare lo stato isterico delle donne. Lo studio di Hallie Lieberman e Eric Schatzberg dal titolo "A failure of academic quality control: The Technology of Orgasm" ha sfatato il mito dei vibratore - e di conseguenza dell'orgasmo - come metodo per curare l'isteria. In realtà, come ricostruisce GQ Italia, il primo reperto accomunabile al vibratore risale al 1734, più di cento anni prima rispetto all'invenzione di Mortimer Granville. Lo strumento era di invenzione francese e aveva il nome di Trimasseur. Tuttavia questo strumento, come molte strategie successive pensate per portare al parossismo isterico (parola medica dell'epoca per indicare l'orgasmo), utilizzava soprattutto l'acqua ed era associabile a qualcosa di simile all'idromassaggio.

Il vibratore, per come lo si conosce oggi, fu davvero quello di Granville, denominato Il Martello di Granville, che consisteva in uno stimolatore di forma fallica collegato a un alimentatore dalle dimensioni quasi proibitive, che rendeva l'aggettivo "portatile" un mero esercizio di oratoria.

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