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Io sto con gli ippopotami, quando Bud Spencer colpì davvero uno dei co-protagonisti: ecco cosa è successo

Io sto con gli ippopotami è uno dei tanti film che ha suggellato il sodalizio artistico tra Bud Spencer e Terence Hill: sul set, però, Bud Spencer arrivò a mettere KO un suo collega. Ecco cosa è successo veramente

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Io sto con gli ippopotami è il film che è disponibile stasera in tv alle 21.30 su Rete 4. Uscito nel 1979 per la regia di Italo Zingarelli, Io sto con gli ippopotami è uno dei lungometraggi che ha cooperato a creare e fortificare il mito dell'accoppiata Bud Spencer - Terence Hill, che nel corso degli anni ha portato alla luce pellicole che non sono mai andate fuori moda e che continuano ad essere un esempio di come funzionasse la parodia dei cosiddetti spaghetti western.

Io sto con gli ippopotami, la trama

Tom (Bud Spencer) e Slim (Terece Hill) sono due cugini che, rimasti orfani, sono stati cresciuti da una donna africana nella colonia britannica d'Africa. Nonostante siano stati allevati insieme e sotto gli stessi valori, i due sono molto diversi ora che sono diventati adulti. Slim è un donnaiolo, un giramondo che è appena tornato a casa dopo un lungo viaggio in Asia. Tom, invece, organizza safari per i turisti che giungono nel cuore del "continente nero", ma odia la caccia e si assicura che i visitatori che guida alla scoperta della fauna locale non abbiano mai armi con sé. Slim e Tom hanno caratteri opposti, il che li porta a scontrarsi spesso, anche su argomenti che non varrebbero nemmeno il tempo di una discussione. L'unica cosa che li mette d'accordo è il loro amore per gli animali e la loro ambizione a salvarli: per questo i due cugini decidono di allearsi quando il malvagio Jack Ormond (Joe Bugner) avvia un traffico clandestino di animali, che porta al loro sfruttamento e, soprattutto, alla loro morte.

Il (vero) incidente sul set con Bud Spencer

Visto attraverso la lente del periodo storico attuale, Io sto con gli ippopotami si potrebbe considerare senza sforzo un film animalista. Pur non rinunciando ai toni scanzonati delle situazioni o alle scene rocambolesche di scontri e sotterfugi, il film girato a Johannesburg (come scrive Coming Soon) ha come proprio centro emotivo la protezione e la salvaguardia degli animali e del loro habitat naturale. Si tratta, però, di un film che è comunque perfettamente inserito nella filmografia di Bud Spencer e Terence Hill, dove anche gli argomenti più importanti erano in qualche modo mascherati dalla goliardia maschile delle sceneggiature, che si concentravano molto anche sulle risse che avvenivano all'interno della storia e che hanno cooperato a rendere iconico lo stesso Bud Spencer. Come è forse noto a tutti, infatti, il "gigante buono" del cinema italiano era solito interpretare personaggi che finivano con il menar le mani con gli antagonisti di turno. Si trattava, naturalmente, di risse perfettamente coreografate, studiate fin nel minimo dettaglio per evitare che qualcuno si facesse male. Veniva dunque studiata l'angolazione di ripresa, la posizione degli attori e anche la distanza necessaria affinché i colpi risultassero credibili, pur senza andare a infrangersi sulla pelle di qualche malcapitato. Nel caso di Io sto con gli ippopotami questa precisione venne meno. Come racconta il Corriere della Sera, infatti, nella scena in cui Tom si scontra fisicamente con il malvagio colonialista interpretato da Joe Bugner, Bud Spencer calcolò male le distanze tra lui e il suo co-protagonista. Quindi, invece di fare solo finta di colpirlo, l'attore schiantò un gancio destro sulla mascella di Bugner, che a causa del forte impatto perse immediatamente i sensi e svenne. L'incidente sul set non avvenne perché Bud Spencer fosse distratto o poco professionale, ma a causa della sua miopia che rendeva più difficile calcolare l'esatta entità della distanza tra il suo corpo e quella dell'attore con cui aveva già collaborato anche in Lo chiamavano Bulldozer. Fortunatamente l'incidente, però, non ebbe conseguenze gravi. Questo soprattutto perché, come si legge su Noi Degli '80'90, Joe Bugner non solo aveva una stazza che poteva competere con quella di Bud Spencer, ma alle spalle aveva anche una lunghissima e proficua carriera nel mondo del pugilato professionistico, che lo portò a condividere il ring anche con un campione del calibro di Muhammad Alì.

Vista la sua esperienza nel combattere e, soprattutto, nell'incassare, Bugner rinvenne praticamente subito e non se la prese con Bud Spencer per quello che era accaduto: anzi, sembrò che quel colpo a tradimento dato per sbaglio avesse addirittura rinsaldato la loro amicizia.

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