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"The Pale Blue Eye - I delitti di West Point", un mystery movie senza palpito

L’incontro tra due solitudini, una coppia di investigatori atipica e una serie di omicidi rituali in un thriller d’atmosfera costato 80 milioni di dollari ma che resta freddo, verboso e distante

"The Pale Blue Eye - I delitti di West Point", un mystery movie senza palpito

The Pale Blue Eye - I delitti di West Point”, il nuovo film di punta di Netflix, è un thriller noir che gioca a fare il poliziesco e che spicca tra i titoli della piattaforma per il coinvolgimento di attori di primo piano.

Austero adattamento dell’omonimo romanzo del 2003 di Louis Bayard, il film vede protagonista Christian Bale, diretto nuovamente da Scott Cooper dopo “Il fuoco della vendetta” e “Hostiles”, nei panni stavolta di un detective dal fiuto eccezionale e dall’approccio investigativo atipico.

West Point, 1830. Un cadetto della neonata accademia militare viene trovato impiccato e, una volta in obitorio, ci si rende conto che il suo cuore è stato abilmente rimosso. Prima che l’accaduto possa pregiudicare la reputazione della scuola, i vertici assumono il migliore investigatore locale, Augustus Landor (Christian Bale). La regola del silenzio che vige tra i cadetti non agevola le indagini, ma Landor può contare sull’aiuto di uno di loro che appare diverso da tutti gli altri, Edgar Allan Poe (Harry Melling), un giovane amante della poesia e con un’idiosincrasia per i rigori dell'esercito. Mentre i due ragionano sulla prima morte, ne segue una seconda. Il sospetto è che si tratti di omicidi di matrice esoterica.

“I delitti di West Point” intrattiene per oltre due ore tra cadaveri dissacrati, poesie dettate dall’oltretomba e riferimenti all’immaginario di Poe, (dall’onnipresente corvo alle assonanze col celebre racconto “Il cuore rivelatore”, pubblicato per la prima volta nel 1843).

La presenza in questa indagine a due voci di uno scrittore celebre come Edgard Allan Poe è sì romanzata, ma anche frutto di un elemento storicamente documentato: la sua breve permanenza nell’accademia militare di West Point proprio nell’anno in cui è ambientata la vicenda del film.

Quanto a Christian Bale, l'attore è qui un cinico e burbero vedovo con trascorsi alcolici e una figlia scomparsa nel nulla. Tormentato da fantasmi del passato, ha modi spigolosi e un atteggiamento risoluto che sconfina spesso nell’ irriverenza. Il suo personaggio, così come quelli degli illustri comprimari (Gillian Anderson, Toby Jones, Timothy Spall, Robert Duvall, Charlotte Gainsbourg), ha un fascino gelido, che non muove empatia nello spettatore.

Il tono cupo e l’atmosfera fredda in "I delitti di West Point" avvolgono individui che hanno in comune l’appartenenza a un’umanità sofferta, rassegnata a sentirsi maledetta. Il silente manto innevato dintorno amplifica la sensazione di mistero e fa da cornice a un’investigazione che si dirama in più direzioni, ivi compresa quella soprannaturale.

“The Pale Blue Eye - I delitti di West Point” è in definitiva un noir gotico intrigante ma in cui la tensione è continuamente smorzata da dialoghi verbosi, tempi dilatati e confuse suggestioni misteriche.

Un film che ritrae un inverno emotivo ma che avrebbe potuto comunque scaldare un po’ di più il cuore.

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