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Shining, tutto quello che (forse) non sai sul capolavoro di Kubrick

Shining è uno di quei film di cui si pensa di sapere sempre tutto, visto il successo che ha avuto e il peso che ancora ha nel mondo della settima arte. Ecco qualcosa che, forse, non sapete ancora

Jack Nicholson in "Shining"
Jack Nicholson in "Shining"

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Shining, tutto quello che (forse) non sai sul capolavoro di Kubrick

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Universalmente riconosciuto come uno dei capolavori della settima arte, Shining torna sul piccolo schermo con la sua visione integrale questa sera alle 21.00 sul canale Iris. Diretto dal genio Stanley Kubrick e tratto dall'omonimo romanzo horror firmato da Stephen King, Shining ha regalato al pubblico alcune delle scene più iconiche del cinema del Novecento.

Shining, la trama

Jack Torrance (Jack Nicholson) pensa di aver avuto un vero e proprio colpo di fortuna quando scopre di essere stato assunto come guardiano invernale all'Overlook Hotel, un hotel molto isolato che chiude durante i mesi più freddi per poi prepararsi a riaprire durante i mesi estivi. Proprio perché la struttura è molto isolata e il lavoro appare estremamente facile, Jack pensa di poter utilizzare il tempo che impiegherà come guardiano pagato per scrivere il suo libro a cui non sta dedicando tutto il tempo che vorrebbe. Con dei problemi d'alcolismo ancora non arrivati del tutto in superficie, Jack si trasferisce all'Overlook Hotel insieme alla moglie Wendy (Shelley Duvall) e al figlio Danny (Danny Lloyd) che ha il potere della "luccicanza" (lo shining appunto). La permanenza nell'hotel sembra iniziare con il passo migliore, ma ben presto le cose precipitano. Ci sono presente, nell'hotel. Presenze spaventose che se spaventano Wendy e Danny, finiscono col nutrire la parte più oscura di Jack, che a causa dell'isolamento e della mancanza di alcol comincia a mostrare i primi segni di pazzia.

Tutte le curiosità su Shining

Lo scontento di Stephen King

Nonostante Shining sia universalmente riconosciuto come un capolavoro della settima arte, non è stato accolto con alttrettanto favore da parte dello scrittore Stephen King. Nonostante Kubrick comunicasse molto spesso con lo scrittore del Maine fece come al solito di testa sua, prendendo le sue decisioni senza tener conto di nessuno. Questo fece sì che il regista cambiasse alcune cose che, secondo King, avrebbero snaturato l'opera stessa. Lo scrittore si è spesso lamentato anche dell'interpretazione di Jack Nicholson. Non tanto per il valore istrionico, che è pressoché inattaccabile, ma soprattutto perché l'attore rende Jack Torrance pazzo sin dall'inizio, rendendo impossibile l'involuzione di Torrance. Se è già pazzo sin dall'inizio, che cosa cambia in lui?

Il sequel

Forse non tutti sanno che Shining ha, effettivamente, un sequel. A distanza di anni dalla pubblicazione del primo romanzo, infatti, Stephen King diede alle stampe Doctor Sleep, un romanzo che portava avanti la storia di Danny, ormai cresciuto, alle prese con le conseguenze dei suoi poteri e di quello che gli era accaduto da bambino. Doctor Sleep ha avuto anche una sua trasposizione cinematografica, diretta da Mike Flanaghan, che ha incontrato il favore di King.

Il destino di Shelley Duvall

Stanley Kubrick è sempre stato famoso come un regista che voleva avere il pieno controllo su ogni aspetto della produzione e pare che fosse anche molto "ossessionante" quando si trattava di ripetere le scene, che venivano rifatte finché il regista non era d'accordo. Questo clima di lavoro non fu affatto salutare per Shelley Duvall, l'interprete di Wendy, che durante le riprese cominciò a perdere i capelli e arrivò ad avere un esaurimento nervoso.

L'omaggio a Shining di Steven Spielberg

A dimostrare che Shining è un film entrato nell'immaginario collettivo ci ha pensato il regista Steven Spielberg. Quando ha portato sul grande schermo la sua trasposizione di Ready Player One, infatti, il regista de Lo squalo ha inserito ex novo tutta una scena aggiuntiva interamente ambientata non solo dentro l'Overlook Hotel, ma anche dentro le scene del film stesso.

Passengers

Anche Passengers, il film con Chris Pratt e Jennifer Lawrence, presenta un omaggio "nascosto" a Shining.

Quando il protagonista va a "confessarsi" dal barman androide interpretato da Michael Sheen, quest'ultimo è vestito proprio come il barman di Shining e la zona "salotto" del bar di Passengers ha le stesse forme geometriche che appaiono sul tappeto dell'hotel portato al cinema da Kubrick.

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