Cinema

Wakanda Forever è già in streaming. Cosa succede all’industria del cinema?

Da oggi primo febbraio arriva in streaming il sequel di Black Panther. Il nuovo film Marvel apre, ancora una volta, la discussione sullo stato del cinema contemporaneo

Wakanda Forever è già in streaming. Cosa succede all’industria del cinema?
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È stato uno dei film a tema Marvel più attesi dello scorso anno per tanti e diversi fattori. Wakanda Forever, il sequel di Black Panther, è arrivato nelle sale nel novembre del 2022 dopo una difficile gestazione. Non solo le riprese si sono svolte in piena pandemia quando i set erano stretti dalla morsa del virus, ma più che altro, i produttori hanno dovuto riscrivere più volte la linea narrativa a causa della morte improvvisa dell’attore protagonista che ha reso celebre il personaggio di Black Panther. Nonostante questi problemi, il film è stato accolto positivamente al botteghino in un periodo in cui, sia in Italia che all’estero, le sale cinematografiche ancora non sono rinate del tutto. C’è da dire però che, proprio gli anni bui della pandemia, hanno rimodulato (in bene e in male) tutto il comportato, dando modo alle piattaforme in streaming a pagamento di cavalcare l’onda del cambiamento. Molti film, infatti, non sono mai arrivati nelle sale. Altri, invece, dopo un breve periodo di permanenza al cinema sono dirottati sui canali on web.

Anche Wakanda Forever ha subito la stessa sorte. Il film scritto e diretto da Ryan Coogler dal primo febbraio arriva in streaming su Disney+, arricchendo il catalogo della piattaforma e unendosi a tutti i film della Marvel che sono disponibili in streaming. Un passaggio, quello dal cinema alla visione casalinga che non stupisce affatto. In passato c’era il mercato home video che primeggiava. Oggi, con l’addio quasi definitivo ai dvd, lo streaming è diventato una consuetudine. Ma, in tempo di crisi, è giusto "mercificare" fino a questo punto un prodotto destinato solo al grande schermo?

L’omaggio al compianto Chadwick Boseman

Prima di tutto un po' di numeri. Nel solo Nord America, il film che chiude la Fase 4 della Marvel, è stato il terzo miglior incasso della stagione. Nel 2022, nonostante le chiusure, sono stati i cinecomics che (ancora una volta) hanno primeggiato al box office. Wakanda Forever, però, più altri, è arrivato nelle sale con un carico di aspettative mai visto prima. Il film nasce come un omaggio all’attore di colore scomparso nell’agosto del 2020 a causa di un tumore, che per primo era riuscito a portare al cinema il mito di T’Challa, re di Wakanda. Il sequel prende le redini un anno dopo la morte del re e racconta come tutto il regno, a fatica, sia andato avanti dopo la dipartita di T’Challa. Tutto passa nelle mani di Shuri, sorella del re, che cerca di mantenere alto l'onore del fratello ma le pressioni interne e nuove minacce mettono in serio pericolo la stabilità di Wakanda. Il film nasce con l’intenzione di voler onorare il personaggio di T’Challa e l’attore che ho la interpretato senza riuscire però a bucare lo schermo.

Wakanda Forever è un film imperfetto

Di fatti, al di là dei grandi consensi al box office straniero e europeo, la pellicola non è la migliore proposta dalla Marvel. Impreziosita da una morale spicciola sulla forza delle donne in un mondo di cui solo gli uomini sono al potere – tema fin troppo abusato -, a penalizzare la release finale è la storia stessa di Wakanda Forever: lunga, prolissa, didascalica e poco incisiva. Un film che non ha giocato bene le sue carte e che convince solo per una perfetta ricostruzione di una monarchia barocca e decadente che cerca di restare a galla dopo la morte del suo "spirito" guida. Tutto il resto è noia. E purtroppo lo si deve ammettere, a malincuore, perché, al di là delle celebrazioni in ricordo a Chadwick, il film poteva essere qualcosa di molto più interessante e non solo un’opera smaccatamente pop.

Streaming o grande schermo?

Dal primo febbraio, per l’appunto, Wakanda Forever debutta in streaming e va ad ampliare l’offerta di Disney+. Da una parte si può anche comprendere la voglia di assottigliare i tempi e accorciare il filo che lega il cinema allo streaming, ma non sempre può risultare un’idea vincente in termini di gradimento e di visualizzazioni. È pur vero che i tempi stanno cambiando e che il cinema sta cercando di inseguire il progresso, ma ci sono film e eventi da grande schermo che non possono essere declinati per una fruizione casalinga. Film come Wakanda Forever e molti altri lavori che fanno parte della Marvel, ad esempio, sono progetti che sono nati e costruiti per una visione nel silenzio di una sala , per poter godere a fondo di tutta la narrazione e dei grandi effetti speciali. La fruizione casalinga può essere anche più semplice, ma non è la soluzione ultima. Può essere una toppa su un problema latente ma non può essere la panacea di tutti mali. Come ovviare? Il cinema dovrebbe investire su stesso e, legalmente, si dovrebbe aiutare il multisala alla sopravvivenza per limitare (in un certo qual modo) lo strapotere dello streaming.

Wakanda Forever che insegue il "cambiamento" del cinema

Come è giusto che sia, anche il film Marvel cerca di adattarsi al nuovo mondo che è sorto. Non si evolve ma si adatta. Oggi il cinema è diventato più sciatto, si è adagiato a un pubblico che non è in cerca di pellicole impegnate ma che vuole solo un paio di ore di pura evasione. E, soprattutto, ha rincorso l’idea di uno spettatore annoiato, che vuole tutto e subito, che è poco interessato alla qualità ma più all’intrattenimento di pancia. Lo streaming, sotto questo punto di vista, è stato un fenomeno che è imploso tardi, ma se all’inizio ha interessato solo le serie tv, adesso ha ampliato i suoi orizzonti anche sul cinema. Wakanda Forever è come se fosse nel mezzo. Insegue i cambiamenti della settima arte ma, al tempo stesso, cerca di non snaturare troppo la sua identità ma cade vittima anche lui di un gioco più grande di lui.

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Successo di pubblico ma con critiche da parte dei fan

Gli incassi hanno fatto ben sperare ma, da parte dei puristi del franchise Marvel, il film non è stato ben accolto. La Fase 4, che si è aperta dopo la fine di Avengers: Endgame, avrebbe dovuto rappresentare una svolta per la Casa delle Idee invece, e non solo con Wakanda Forever, in molti hanno notato una certa confusione e stanchezza nella linea narrativa e in quello che la Marvel voleva mostrare al grande pubblico. La Fase 4 è stata anche rappresentata dal debutto delle serie Marvel, e fulminante è stato l’esordio di Wandavision, eppure questo esperimento con il tempo ha generato un effetto contrario. E infatti, l’ultimo film arrivato nelle sale che avrebbe dovuto concludere la Fase 4, non è stato altro che un altro tassello su un puzzle ben più grande e che non conosce confini. Il mondo dei super-eroi, però, dovrebbe mettere un punto a tutto questo e trovare nuovi modi per veicolare i propri messaggi.

Un terzo capitolo all’orizzonte?

Critiche e parole vane al vento. Come riportano le prime notizie dall’America e, in special modo da Variety, pare che sia in lavorazione un terzo capitolo della saga. "Penso che sia già in lavorazione - ha rivelato Letitia Wright -. Abbiamo appena passato due anni fantastici per farlo uscire e tutti si sono uniti per sostenerlo – continua-.

Abbiamo bisogno di una piccola pausa, dobbiamo riorganizzarci e Ryan Coogler ha bisogno di tornare in laboratorio, quindi ci vorrà un po’ di tempo, ma siamo davvero entusiasti".

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