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Cinque azzurre avanti. La Garbin: "E se costringi le avversarie a pensare..."

A Melbourne il tennis femminile raggiunge il record di presenze al terzo turno di uno Slam: con Tax vincono anche Vinci, Schiavone, Brianti e Errani. Passano Federer e Davidenko, suda Djokovic: «Il mio colpo migliore? Non l'ho ancora capito...».

Cinque azzurre avanti. La Garbin: 
"E se costringi le avversarie a pensare..."

Cinque azzurre al terzo turno negli Australian Open: Melbourne ci eragala un record perché dopo Vinci ed Errani, ecco che anche Schiavone, Brianti e Garbin danno un'altra dimostrazione ai colleghi maschietti di cosa sia il tennis. Ovvero scarificio. Per il resto passano Facile Federer, Davidenko e (un po' meno) Djokovic, nel tabellone femminile nessun problema per le Williams, fuori invece la Ivanovic battuta in tre se dalla pin up argentina Dulko. Ecco le frasi del giorno.
NOVAK DJOKOVIC (Ser)
(ha battuto Chiudinelli 3-6, 6-1, 6-1, 6-3) D. «Perché hai avuto problemi nel quarto set?». R. «Perché? Tutti giocano a tennis, direi. Non puoi sottovalutare nessuno». D. «Molti dei giocatori migliori, come te, hanno un colpo o stile particolare che li caratterizza: Federer il movimento o il dritto, Roddick il servizio». R. «Dimmi tu qual è il mio, perché io non riesco a capirlo (ride). Non l'ho ancora capito. Voglio sentirlo se lo sai».
NIKOLAY DAVIDENKO (Rus)
(ha battuto Marchenko 6-3, 6-3, 6-0) D. «Domanda personale: hai cambiato nazionalità a 18 anni, prima eri ucraino. Cosa è successo?». R. «Prima era un unico Paese, per questo non l'ho cambiata prima. Prima c'era solo la Russia, non importava dove tu fossi». D. «Dovresti scrivere un'autobiografia, hai una storia interessante». R. «Un libro comico, forse. O un libro di tennis, di avventure...» D. «Parli sempre di soldi...» R. «Perchè sono russo (sorride). I russi parlano sempre di denaro, moneta sonante, non come voi che trattate con carte di credito». D. «Cosa accadrebbe se ti ritirassi e dovessi spiegare ai tuoi figli perchè non lavori?». R. «Questa è la prima conferenza stampa in cui mi chiedete della mia vita e non del mio tennis. Interessante (ride)».
MARCO BAGHDATIS (Cip)
(ha battuto Ferrer 4-6, 3-6, 7-6, 6-3, 6-1) D. «Potresti incontrare Hewitt adesso. Che ricordi hai della partita che avete giocato con Lleyton qui l'ultima volta?». R. «Sai che c'è? L'ho dimenticata. Non è niente. Giochi talmente tanti match in carriera che non puoi ricordarli tutti, non puoi focalizzarti solo su uno. È una partita che abbiamo finito di giocare alle 4.45 di mattina, più o meno, un gran match, ma non è che ci pensi ogni notte prima di andare a dormire».
ANA IVANOVIC
ha perso dalla Dulko 7-6, 5-7, 4-6) D. «Se qualcuno ti domandasse del tuo gioco nel 2008 e nel 2010, cosa diresti? Perché eri numero 1 e finalista al Roland Garros e ora sei fuori al secondo turno?». R. «In realtà credo di colpire la palla meglio di quanto facessi nel 2008 o negli anni precedenti. Il problema sono le aspettative che ho su me stessa».
FRANCESCA SCHIAVONE (Ita)
(ha battuto la Coin 6-3, 6-4) D. «Adesso c'è la Radwanka...». R. «Lei è una piccola Hingis, sta dando dei gran 6-0 a tutte, penso sia in grande forma. Ma nessun alibi, sia chiaro. Nel tennis non esistono gli alibi, per fortuna».
ALBERTA BRIANTI (Ita)
(ha battuto la Lisicki 2-6, 6-4, 6-4) D. «Hai sconfitto la numero 21 del mondo». R. «È la giocatrice con la classifica più alta con la quale ho vinto. E' vero che io ho 30 anni, ma mi sento una ragazzina». D. «Adesso la Stosur». R. «È molto brava a rete. Che venga...».
TAHIANA GARBIN (Ita)
(ha battuto la Shvedova 6-7, 6-2, 6-0) D. «Ti piace sorprendere le tue avversarie?». R. «Sì, è divertente: se cambi il ritmo le costringi a pensare e molte di loro fanno fatica...

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