Le cinque regole base che aiutano a non buttare via soldi

Avere uno smartphone di ultima generazione in tasca e tenerlo scollegato da Internet è come viaggiare su una Ferrari spinta a mano. Bella ma inutile. Purtroppo però varcando i confini nazionali è spesso necessario rinunciare al collegamento dati per evitare di ricevere bollette salatissime. La colpa è del «roaming», il sistema che consente ai nostri cellulari di funzionare all'estero appoggiandosi alle reti mobili di altri operatori. Chiamate, email, social network e navigazioni online diventano così una chimera. Esistono però alcuni accorgimenti che possono rendere più facile la vita ai viaggiatori.
La prima è quella di attivare le apposite promozioni che ogni operatore italiano ha messo a punto per questo genere di situazioni. Le opzioni tariffarie sono diverse e dipendono dal tipo di destinazione, dal roaming voce, da quello dati e dal dispositivo che si sta usando (cellulare, tablet/pc). Ovviamente è un ginepraio nel quale è difficile districarsi, ma perdendoci un po' di tempo e lasciandosi consigliare dagli addetti si possono ottenere dei discreti risparmi, che hanno senso però solo in caso di utilizzi occasionali. Questa precisazione è importante. Nessuna promozione infatti consente di utilizzare il nostro cellulare come se fossimo in Italia e le opzioni hanno spesso un costo fisso mensile che bisogna ricordarsi di disattivare quando non più necessarie. È per questa ragione che l'Unione Europea è impegnata da tempo nel calmierare i prezzi almeno nei paesi continentali.
Grazie a questa attività dal prossimo luglio è prevista un ulteriore sforbiciata dei costi quando ci si trova nei paesi EU. Una chiamata effettuata dall'estero costerà 29 centesimi al minuto, il 18% in meno dell'attuale costo; ricevuta costerà 8 centesimi, il 28% in meno; gli sms costeranno al massimo 9 centesimi mentre il traffico dati costerà 70 centesimi a megabyte. Queste tariffe devono essere applicate obbligatoriamente dagli operatori senza che sia necessario farne richiesta a meno che non si siano sottoscritti abbonamenti alternativi. Ma la notizia più interessante proveniente dal parlamento europeo è che dal luglio 2014 i consumatori potranno stipulare contratti roaming con operatori alternativi, separati dai loro contratti nazionali, ma utilizzando lo stesso numero.
Oggi invece è solo possibile attivare delle sim in altri paesi, opzione questa che potrebbe rilevarsi piuttosto competitiva soprattutto se si rimane in una destinazione per un tempo medio lungo. In questo caso la scelta migliore è quella di acquistare una scheda prepagata. Per esempio in Spagna si può usare il competitivo operatore Yoigo con la sua tariffa «8» che permette di navigare senza limiti a 1,2 centesimi di euro al giorno o 0,0012 euro/KB. Ovviamente se siete in giro spesso diventa un po' complicato collezionare sim card di tutti i paesi. Meglio sarebbe puntare su soluzioni più semplici come quelle che prevedono l'acquisto di schede roaming interazionali. Diversi sono i prodotti in commercio come la FlySim che fa risparmiare fino all'80% sulle telefonate all'estero e che applica buone tariffe anche sul traffico dati, mentre con la soluzione Onesat di E-Kit si possono ricevere telefonate gratis in entrata in 80 paesi e chiamare con costi in uscita a partire da 0,29 euro. Valide alternative sono anche quelle proposte da TravelSim e dall'italiana HopMobile.
La frontiera più interessante è tuttavia quella degli abbonamenti offerti dagli operatori che mettono a disposizione l'accesso a collegamenti wi-fi con una tariffa flat. Uno dei più affermati e affidabili è Boingo che con una spesa a partire da circa 5 euro al mese permette di accedere a oltre 500 mila hotspot in tutto il mondo posizionati strategicamente in aeroporti, hotel, ristoranti, luoghi di aggregazione e bar. Una volta collegati a Internet i nostri smartphone e i nostri tablet riprendono vita e consentono di utilizzare applicazioni ad hoc per comunicare come Skype, Whats App, Viber e Messagenet che permettono di tenere anche le spese telefoniche sotto controllo. Chi invece è spesso in giro per lavoro può far affidamento sulla piattaforma alternativa iPass che offre l'accesso WiFi anche su alcuni voli aerei.

Con un po' di pazienza e perizia tecnica i risparmi possono diventare davvero consistenti.

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