La città violata esige giustizia

di Giannino della Frattina

È come se vi avessero bruciato la casa e voi il giorno del processo vi dimenticaste di andare in tribunale a chieder giustizia. Questo hanno fatto il sindaco (ormai ombra da un pezzo) Giuliano Pisapia e tutto l'ambaradan del Comune. Cosicché ora i casi sono due: o sono complici dei centri sociali che spadroneggiano in città e hanno trasformato l'inaugurazione Expo in un inferno, oppure sono incapaci. In entrambi i casi è meglio che qualcuno prenda il loro posto. Perché a poco vale la promessa di una richiesta di risarcimento danni. Prima o poi. I milanesi hanno visto la loro città violata e adesso vogliono giustizia. E Pisapia a chieder giustizia per loro, ieri in tribunale non s'è visto.

Immaginate quelle scene di guerra dopo una manifestazione della Lega o Casa Pound (che mai hanno lasciato per strada nemmeno un cartaccia). Pisapia e compagni avrebbero presidiato il Palazzo di giustizia. Qui nemmeno un fiato. Anzi sì. Una manifestazione, evidentemente elettorale, con le spugnette in mano in programma per domenica. Ma non è questo che i milanesi vogliono. I milanesi voglio giustizia. E basta centri sociali, scuole di odio e devastazione. Come hanno dimostrato aggredendo la candidata leghista Rita Cosenza (una donna per di più, nel silenzio della sinistra) e distruggendo in una libreria di Bologna il libro appena uscito di Matteo Salvini.

Infami.

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