Giorn-di-bordo

Codecasa, una storia italiana lunga due secoli

Dal maestro d'ascia Giovanni Battista al team familiare dell'ultimo «patriarca» Fulvio

Correva l'anno 1825 quando i sapienti colpi d'ascia del maestro Giovanni Battista Codecasa scrivevano, in quel di Viareggio, il primo capitolo di una straordinaria storia italiana. Sono trascorsi circa due secoli dalla fondazione dei Cantieri Navali Codecasa dai quali sono uscite imbarcazioni di ogni tipo: velieri commerciali, pescherecci, navi porta-container, motovedette per la Guardia Costiera, imbarcazioni da corsa offshore, yacht dislocanti in acciaio fino a 65 metri, open in alluminio dai 35 ai 50 metri. Ma nel 1902 irrompe un altro Giovanni Battista, detto Tistino, nipote dell'originale, e fonda un proprio cantiere in 1.258 metri quadrati di terreno demaniale in concessione nella darsena Lucca. Qui inizia a costruire piccole navi da carico. L'azienda è in una fase di sviluppo, e si prepara ad affrontare le due grandi innovazioni che avrebbero rivoluzionato il settore della nautica: il motore sulle barche a vela commerciali e il passaggio dal legno al metallo, per gli scafi. Si dice che Tistino Codecasa abbia costruito quasi cento imbarcazioni. Alla sua morte, il cantiere passa nelle mani di due dei suoi cinque figli: Sandro e Ugo.

L'ingresso del Cantiere Navale Codecasa nel settore della nautica da diporto di lusso avviene negli anni Settanta con Fulvio Codecasa, oggi a capo del Gruppo, che decide di tentare il grande passo: entrare nel mercato delle barche da diporto, settore di nicchia promettente ma ancora poco esplorato. L'ingresso nel mondo del diporto coincide con il varo nel 1970 di Gram, barca di 25 metri, look explorer, progettata insieme con Franco Harrauer.

Dal 1973 al 1981 il cantiere vara yacht a motore molto diversi fra loro, come il 35 metri Entrepreneur (1974), progettato da Anselmi Boretti e il 33 metri Casabella (1975). Lo stile Codecasa, tuttavia, emerge nel 1975 con il 27 metri Fair Play. Ed ecco che nel 1982 Fulvio Codecasa costituisce una nuova società, i Cantieri Navali Codecasa Due, di cui è tuttora presidente del cda. Dal «Codecasa Due» sono uscite 29 barche «All Weather Rescue Boat Serie 800» e 22 «All Weather Rescue Boat Serie 300» destinate alla Guardia Costiera.

Oggi i Cantieri Navali Codecasa sono specializzati nella costruzione di yacht di grandi dimensioni in acciaio e alluminio fino a 72 metri e di yacht open veloci totalmente in alluminio fino a 50 metri.

Gli anni Duemila segnano la crescita per dimensioni degli yacht con il varo del primo 62 metri chiamato Apogee (2003), e del secondo 62 metri Moneikos (2006) costruito per Leonardo del Vecchio. Fino agli ultimi gioielli: il 43 metri Dragoluna (serie Vintage) consegnato a Piersilvio Berlusconi e Regina d'Italia, 65 metri, di Dolce & Gabbana. Altri yacht sono in costruzione la cui consegna è prevista tra il 2020 e il 2021.

La squadra di Fulvio Codecasa? La famiglia. In azienda, infatti, ci sono già i nipoti, oltre alle figlie Fulvia ed Elena con i rispettivi mariti: Ennio Buonomo e Fabio Lofrese.

AR

Commenti