Com-pa, il Salone dalla parte del cittadino

L’edizione 2009 del Salone europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese (Com-pa), a Fiera Milano Rho da domani al 5 novembre, cade in un momento particolare della storia del rapporti tra amministrazioni pubbliche, cittadini e aziende, caratterizzato da un quadro difficile, nel contesto del quale «chi paga» (con le tasse) la Pubblica amministrazione chiede più efficienza, capacità di rispondere ai bisogni e trasparenza. Molte Pa, dall’altra parte, dimostrano di accogliere le difficoltà della situazione attuale come stimoli per ripensare il proprio modo di operare. Obiettivo è sburocratizzarsi e migliorare la capacità d’interazione con i cittadini e le imprese, fornendo risposte più tempestive ai problemi. Il Com-pa testimonia l’evoluzione della Comunicazione pubblica da strumento di pubblicizzazione di iniziative e servizi, a un insieme di attività volte a promuovere la partecipazione di tutti alla gestione della cosa pubblica.
Il Salone si connota come rassegna di casi di studio (si parlerà degli interventi a L’Aquila), presentazione di progetti innovativi (la collaborazione pubblico-privato tra Intel e ministero dell’Istruzione), nonché come cornice di convegni e iniziative di formazione. La scelta di Milano come nuova sede, continua a rivelarsi felice, perché nessun altro territorio offre un’analoga ricchezza di imprese di ogni settore e dimensione, università, scuole secondarie di secondo grado (anche quest’anno invitate a inviare i propri studenti a scoprire le professionalità della Pa), organismi di volontariato, associazioni professionali, incluse tutte quelle della comunicazione. E mai come oggi è necessario affrontare la comunicazione nel modo più professionale. Non solo da parte delle istituzioni, ma anche di tutti i soggetti che, con la propria attività, svolgono un ruolo sociale: quindi anche le imprese, quando non parlano solo di prodotti, ma anche di economia, rapporto con le comunità e tutela dell’ambiente.
«L’ultimo decennio - riassume Pier Carla Del Piano, direttore della comunicazione di Fiera Milano - ha visto il graduale consolidamento della comunicazione pubblica come una funzione di rango strategico, non solo per la visibilità delle iniziative politiche, ma anche per il cambiamento della Pubblica amministrazione da un modello organizzativo burocratico a uno orientato al raggiungimento degli obiettivi programmati in termini di efficacia, efficienza ed economicità. Le sfide di oggi chiamano la comunicazione a un ruolo ancora più centrale: sappiamo, infatti, che tra i vantaggi competitivi che rendono alcuni territori vincenti rispetto ad altri vi è la circolazione delle informazioni tempestiva e trasparente.

A questo impegno non è chiamata solo la comunicazione pubblica, ma anche la funzione comunicazione degli operatori privati poiché entrambi devono costantemente garantire gli scambi informativi tra i due comparti, ancora oggi erroneamente considerati a sé stanti. Una proposta utile per affrontare queste sfide potrebbe essere la istituzione di forum di scambio di best practice e di informazioni tra i due comparti riferiti a determinati ambiti territoriali».

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