Leccezionale ondata di maltempo che ieri si è abbattuta su Roma è arrivata fin dentro laula Giulio Cesare, travolgendo anche la prevista discussione sul Documento di programmazione finanziaria 2009-2011. E così, tra il Pd che chiedeva lintervento del sindaco Alemanno in aula per relazionare i romani sulla situazione maltempo, e linterruzione seguita alla manifestazione di una trentina di donne di Action al grido «Diritti, donne, dignità. Alemanno fuori da questa città» («protesta condivisibile per alcuni argomenti - commenta il consigliere della maggioranza Antonino Torre - ma il rischio è quello di creare un precedente pericoloso, consentendo a chiunque di bloccare i lavori dellaula») ieri in Consiglio comunale largomento Dpf è rimasto chiuso in un cassetto. O meglio in un pacchetto rosa come quelli lanciati tra gli scranni dalle manifestanti per chiedere la sospensione della seduta e labrogazione della manovra. Tutto rimandato a oggi quindi, quando si andrà avanti a oltranza con annessa votazione finale. Pioggia e allagamenti a parte, la giornata era cominciata come previsto, con le conferenze stampa della Sinistra alternativa («inseriremo nellordine dei lavori 130 emendamenti per opporci allapprovazione del Dpf», aveva annunciato il consigliere comunale Andrea Alzetta), e quella con cui il Pd aveva presentato la sua contro-manovra. Un documento, quello dellopposizione, in cui si chiede maggior impegno per lambiente, il potenziamento del welfare locale e del ruolo dei municipi, lavvio di un piano infrastrutturale, il sostegno alleconomia reale e alle famiglie con i redditi bassi, il rafforzamento dei servizi sociali e il contrasto al degrado. «Il nostro giudizio sul Dpf Alemanno è negativo - spiega il capogruppo del Pd, Umberto Marroni - perché non dà risposte alla crisi economica in atto». «Il Dpf è un documento innovativo e fortemente indirizzato a far uscire da una situazione disastrata le casse comunali - replica nel pomeriggio il capogruppo del Pdl, Dario Rossin -. Linnovazione è dimostrata dal coinvolgimento nella redazione stessa dei municipi e delle parti sociali, fatto inedito per la Capitale». «Purtroppo la politica economica del Pd è già stata bocciata dai romani con il recente voto di aprile - gli fa eco il collega Federico Guidi -. Per la prima volta il Dpf del Comune di Roma non sarà un libro dei sogni, ma un atto concreto capace di conciliare sviluppo e rigore, e senza contrarre altri debiti come fatto dalle precedenti amministrazioni».
Poi era toccato allassessore al Bilancio Ezio Castiglione rilanciare gli argomenti forti della manovra con la sua relazione in aula: superamento dello squilibrio strutturale del bilancio; razionalizzazione delle spese e riassetto delle municipalizzate, lotta allevasione tariffaria, piano di alienazioni comunali. Quindi il blitz di Action, infine la relazione serale di Alemanno. Sul maltempo però.
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