Roma

Comune e Regione chiedono una deroga al Patto di stabilità

«Come Roma Capitale chiediamo 50 milioni in più e una deroga al Patto di Stabilità». Queste le richieste del sindaco Gianni Alemanno, necessarie per il Campidoglio, mentre in Parlamento si sta discutendo la manovra finanziaria. Dei 50 milioni in più rispetto ai 300, Alemanno aveva già parlato spiegando che sarebbe l’unico modo per limitare allo 0,30 l’aumento dell’addizionale comunale Irpef ai lavoratori romani, che sono già gravati dalla stessa addizionale regionale, al tetto massimo e in via di ulteriore ritocco verso l’alto.
Il sindaco e il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini ieri hanno chiamato a raccolta gli eletti del Lazio per riflettere e analizzare la manovra finanziaria ma soprattutto perché, ha aggiunto il sindaco, «nel prosieguo della manovra ci sia un’attenta considerazione degli emendamenti che possono aiutare i nostri enti, la Regione e Roma Capitale ad affrontare meglio la crisi economica e il peso del debito sanitario e del piano di rientro».
Da parte dei presenti, riuniti in assise, «c’è l’invito a fare in modo, attraverso gli emendamenti, che questa manovra divenga meno pesante per i cittadini di Roma: un impegno comune che deve andare al di là degli schieramenti ma a favore del territorio».
E in merito alla risposta positiva all’invito fatto, Alemanno ha sottolineato che «c’è disponibilità da parte di tutti i parlamentari che registriamo positivamente».
«Bisogna capire se il governo è disponibile a farsi carico di sacrifici che questa comunità non può sopportare, perchè gravano direttamente sulle spalle dei cittadini», ha detto il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, lasciando la riunione in Campidoglio sulla manovra finanziaria e sui suoi effetti nel Lazio. Casini, affermando che «il sindaco e il presidente della Regione hanno detto cose di grandissima ragionevolezza su cui tutti siamo d’accordo», ha aggiunto che «Roma e la sua regione in queste condizioni, pagano un prezzo troppo alto».
Quanto alla riunione sulla manovra dei presidenti delle Regioni, Renata Polverini ha spiegato che «l’incontro con il presidente del Consiglio Berlusconi è stato chiesto all’unanimità da tutti i governatori e quindi anche da quelli della Lega. Ecco perché non vogliamo scavalcare nulla». E in merito alla eventuale data dell’incontro, Polverini ha spiegato che «il presidente sta tornando dal G20 e attendiamo che ci dia lui una data». Prima di lasciare il Campidoglio, al termine dell’incontro con i parlamentari eletti nel Lazio, Polverini ha detto che «c’è la necessità di rivedere i tetti dei parametri del patto di stabilità perché questo combinato disposto mette in ginocchio la Regione Lazio e non ce lo possiamo permettere». «Con grande senso di responsabilità - ha aggiunto - abbiamo chiesto e ottenuto un coinvolgimento di tutti i parlamentari eletti nel Lazio che sosterranno le motivazioni della Regione e di Roma capitale. In un momento difficile come quello che stiamo vivendo c’è bisogno di uno sforzo comune che non agli schieramenti ma agli interessi dei nostri territori e dei nostri cittadini».
Quanto alle proposte avanzate in sede di conferenza Stato-Regioni, Polverini ha detto: «Giudico favorevolmente che nel documento finale sottoscritto da tutte le Regioni non si siano dimenticati i problemi di quelle realtà alle prese con i piani di rientro della sanità».

In un passo del documento si afferma, relativamente «all’offerta della piena disponibilità a contribuire alla riduzione complessiva della spesa pubblica e alla sua qualificazione», di tenere conto «delle specifiche condizioni di alcune Regioni con riferimento ai piani di rientro».

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