Roma

Dal concertone ai «concertini»

Il «veglione» della capitale sempre più dispersivo e meno originale che in altre città

C’era una volta il «concertone di Capodanno», quello che portava a Roma persone da tutta Italia, persino qualcuno anche dall’estero. La manifestazione per cui, per essere nella capitale la notte di San Silvestro, bisognava organizzarsi con largo anticipo altrimenti non c’era alcuna possibilità di esserci. Un concerto che, un po’ come quello del 1° maggio in piazza San Giovanni, è sempre stato per i romani, e non solo, un autentico fiore all’occhiello. Ora invece l’atmosfera è cambiata. Un po’ perché, oramai, in Italia ogni città ha pensato bene di organizzare una sua manifestazione in piazza, «rubando» così pubblico a quella capitolina. Qualche città, per distinguersi, si è inventata persino il «capodanno a tema».
Ciò che però soprattutto è cambiato nel san Silvestro romano sono le modalità con cui viene pensato e organizzato: si punta ad avere in città più eventi (con una conseguente dispersione del pubblico) e si fa sicuramente meno attenzione a quella che era la singolarità degli anni passati, per cui Roma aveva il copyright del «concertone di capodanno».
Quest’anno, per esempio, ci sono stati due concerti: quello di Giorgia, organizzato nella meravigliosa cornice del Foro di Traiano, e uno più periferico, a Cinecittà, con Elio e le Storie tese e con la Bandabardò. Ovviamente il primo, il più affollato: per gli organizzatori oltre 200mila persone hanno assistito all’evento, realizzato dal Comune di Roma in collaborazione con Mtv. Dopo, quasi un’ora di concerto, la sorpresa: a due minuti dalla mezzanotte il sindaco Walter Veltroni, è salito sul palco. Prima alcune parole in ricordo degli operai morti a Torino: «Vorrei che stasera questa piazza mandasse un applauso ai lavoratori della ThyssenKrupp che sono morti lavorando», ha detto Veltroni. Ed ha aggiunto: «Spero inoltre che quest’anno sia l’anno della liberazione di Ingrid Betancour». Poi il canonico brindisi di mezzanotte, che Veltroni ha fatto insieme a Giorgia, salutando tutti i ragazzi presenti. Passano i «bagordi notturni», in molti romani rimangono i dovuti interrogativi.

Ad esempio, chissà se il fatto che il sindaco Veltroni, essendo anche segretario del Pd, incida sulla «diversa» qualità del capodanno capitolino? Oppure: perché investire i soldi del concerto per sanare emergenze della capitale quali rifiuti e sicurezza?

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