Penso innovativo

Consigli utili per sopravvivere nella giungla di app e servizi

Le città già oggi ospitano oltre metà dell'umanità, producono il 70 % del PIL globale e sono responsabili del 70 % delle emissioni di gas serra, ma continuano a espandersi. Entro il 2050 due terzi dei futuri 9,7 miliardi di persone vivranno in agglomerati urbani, megalopoli strabordanti di persone e auto. Basta pensare che il numero di auto circolanti continua a crescere, secondo gli ultimi dati dell'Osservatorio Audimob nel 2017 erano 11,4 milioni con un incremento del 4,1% rispetto al 2014. Agli italiani piace spostarsi in auto, quasi 2 spostamenti su 3 avvengono usando le quattro ruote e quasi sempre all'interno del perimetro comunale.

SERVIZI CONDIVISI
Ma qualcosa sta cambiando, a dirlo sono i lusinghieri risultati della mobilità alternativa, in modo particolare lo sviluppo del car sharing. Il rapporto Aniasa fotografa una situazione in cui il numero dei noleggi è salito del 27% rispetto al 2017, un risultato che fa ben sperare per il futuro. L'ottimismo è legato anche al numero crescente dei servizi a disposizione, non solo auto ma anche scooter, monopattini, biciclette e servizi di car pooling. Ma a dare un robusto contributo indiretto alla causa, alla svolta green, è stato lo smartphone. È infatti innegabile che il telefonino offre la praticità di identificare un mezzo alternativo per spostarsi, in modo semplice, veloce, pratico e sicuro. Senza le app la sharing mobility con ogni probabilità non sarebbe decollata come invece è accaduto negli ultimi tempi. Il nostro cellulare è un innegabile e potente facilitatore, o almeno lo è stato fino a oggi.
SEMPRE PIÙ APPLICAZIONI
La situazione infatti si sta complicando parecchio. I servizi di mobilità alternativa non sono più due o tre, in città come Milano e Roma gli operatori sono più di venti. Nel capoluogo lombardo ad esempio i servizi di car sharing sono parecchi: Enjoy, Drive Now, Car2 Go, Ubeeqo, Share'ngo, E-Vai, ReFeel eMobility. A questi si aggiungono le due ruote: eCooltra, Zig Zag, MiMoto, CityScoot e GoVolt. Poi ci sono le bicilette e a breve ritorneranno in servizio i monopattini, allungando la lista di almeno un'altra decina di unità. In un contesto del genere, pur apprezzando la vivacità del settore, è innegabile che l'utente si senta disorientato. Purtroppo è infatti impossibile accedere con una sola applicazione a tutti i servizi. L'app magica non c'è ancora (e forse non ci sarà mai), ma razionalizzare è una scelta imprescindibile. Non è un caso appunto che Uber abbia deciso proprio recentemente di unificare tutti i servizi disponibili in un'unica applicazione. In questo modo il colosso americano della mobilità, da noi ancora limitato, cercherà di rendere più facile la vita dei consumatori usando un solo strumento per prenotare le auto, le bicilette (prossimamente potrebbe essere anche gli scooter e i monopattini), ma anche per ordinare il cibo con Uber Eats. A Roma, ad esempio, è stato inagurato da poco il servizio di biciclette elettriche JUMPY in attesa di potermo fare anche a Milano e in altre città.

PER I MEZZI PUBBLICI
Semplificazione è anche la parola d'ordine che ha portato a unificare i servizi di Car2Go e Drive Now, che dal prossimo 12 novembre diventeranno Share Now. Progressi interessanti ma non del tutto sufficienti. Per avere una fotografia completa e in tempo reale del panorama della mobilità urbana serve l'aiuto di un aggregatore come Urbi. La start up italiana, recentemente acquistata in maggioranza da Telepass, è una delle applicazioni migliori capace di mostrare su una sola mappa tutti i mezzi di trasporto disponibili al quale è iscritto l'utente. Urbi funziona in 25 città italiane ed europee tra cui Milano, Roma, Torino, Firenze ma anche Barcellona, Berlino e Lisbona. Qualcosa di simile fa Free2Move che funziona piuttosto bene grazie a una buona offerta di fornitori come dimostra la recente aggiunta di Wetaxi, il servizio di condivisione delle corse dei taxi già diffuso in 22 città della Penisola.

E ANCHE PER I BIGLIETTI
Tra gli aggregatori merita una menzione anche Moovit che continua ad avere come specificità quella di mostrare le migliori soluzioni di mobilità usando i mezzi pubblici (copre 92 paesi e più di 2900 città), ma che da qualche tempo sta iniziando a integrare informazioni sulle risorse alternative come quelle offerte da Free Now, eCooltra, Mobike e i monopattini di Helbiz.

Funge da aggregatore anche Nugo l'app multimodale del gruppo FS Italiane che permette di scegliere come arrivare a destinazione usando qualsiasi mezzo dal treno ai traghetti, passando per i bus, i taxi e i car sharing, acquistando i titoli di viaggio direttamente dallo smartphone.

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