Speciale Ambiente

Copenhagen, la nuova eco-metropoli del futuro

La capitale danese, teatro del prossimo vertice Onu sul clima, si impegna a diventare entro il 2025 la città con il miglior ambiente urbano al mondo

Copenhagen, la nuova eco-metropoli del futuro

Danimarca green La Danimarca è uno dei Paesi più eco-friendly d'Europa: la tutela e il rispetto dell'ambiente sono da sempre prioritarie nell'agenda politica del Paese ed è profonda la consapevolezza ambientale dei cittadini. Niente centrali nucleari o piloni dell'alta tensione in Danimarca; sono invece elementi tipici del paesaggio rurale danese le turbine, che attraverso l'energia eolica soddisfanno il 25% del fabbisogno energetico del Paese, e i pannelli solari che sfruttano l'energia solare. A Copenaghen il contributo dei singoli cittadini ha già fatto sì che dal 1990 le emissioni di anidride carbonica pro capite siano scese dalle 7 tonnellate del 1990 alle 4,9 tonnellate di oggi. Copenaghen, che vanta il primato di una delle capitali più pulite al mondo, è riuscita inoltre a mantenere stabili i consumi di acqua ed energia nonostante la crescita economica degli ultimi anni. La capitale danese ha inoltre a disposizione uno dei migliori sistemi di riciclaggio dove il 90% dei rifiuti da costruzione viene riciclato e il 75% dei rifiuti domestici viene convertito in calore. Per Copenhagen la sostenibilità è un concetto che va oltre l'ecologia e ripone grande attenzione sull'architettura che attraverso progetti eco-sostenibili può migliorare il profilo ambientale della città. Alcuni esempi di edifici sostenibili a Copenhagen sono il nuovo teatro di prosa, lo Skuespilhuset, che attraverso una lunga serie di provvedimenti tecnici permette di abbassare la bolletta energetica, il CPH LIVING, il primo albergo fluttuante della città e DR Bye, la prima casa multimediale sostenibile.

Turismo green In Danimarca il turismo non rappresenta una minaccia per l'ambiente: chi viaggia attraverso il Paese può scegliere tra numerosi percorsi nel verde, con mezzi di trasporto che permettono di ridurre al minimo le emissioni di gas nocivi, e può soggiornare in strutture alberghiere sostenibili. Nella scelta del pernottamento il turista ha infatti a disposizione una vasta scelta di certificazioni eco-sostenibili quali "Den Grønne Nøgle"(la chiave verde), "Svanen" (il cigno) o "Blomsten" (il fiore), che indicano strutture quali ostelli, fattorie, guest house, bed & breakfast e ristoranti impegnati a minimizzare l’impatto ambientale. Un'altra forma di vacanza green è quella in fattoria, molto diffusa in tutto il Paese, dove sono moltissime le fattorie che praticano sistemi di allevamento e coltivazione biologici. La Danimarca vanta infatti una lunga tradizione nella produzione di prodotti biologici: basti pensare che il 51% del cibo assunto in istituzioni pubbliche è biologico e che il traguardo è raggiungere il 90% per il 2015. Un chiaro segno che il desiderio di prodotti sani, locali e sostenibili si sta rapidamente diffondendo, anche al di fuori dalla comunità ecologica, è inoltre il gran numero di ristoranti, caffè e delicatessen biologici che si trovano per le vie di Copenaghen.

Zero emissioni di gas Ma la capitale danese non si accontenta: Copenhagen ha lanciato l'ambizioso progetto di ridurre, entro il 2015, le sue emissioni di gas serra portandole a zero entro il 2025 diventando così la prima città del mondo carbon neutral. Il sindaco Ritt Bjerregaard ha invitato la comunità imprenditoriale e gli abitanti di Copenhagen a lavorare insieme per dimostrare che la crescita, economica e culturale, della città e le iniziative pubbliche eco sostenibili devono andare di pari passo. Per raggiungere gli obiettivi prefissati per i prossimi anni, Copenhagen si impegna prima di tutto a intensificare le opere pubbliche per portare il numero di ciclisti, ad oggi già al 36%, al 50%: è quindi prevista la costruzione di piste ciclabili più larghe e più distanziate dal traffico, onde verdi e più parcheggi per le biciclette in tutta l'area urbana. Molti anche gli investimenti per aumentare il numero di coloro che si servono dei mezzi pubblici, già al 35%, per far sì che, dopo la bicicletta, siano bus, metro e treni l’alternativa preferita per gli spostamenti.

Hopenhagen Non è quindi un caso che sia stata scelta proprio Copenaghen per ospitare il Summit delle Nazioni Unite sul clima, dove i rappresentanti dei governi di tutto il mondo si riuniranno per cercare di raggiungere un accordo internazionale sulla lotta ai cambiamenti climatici. La speranza che i leader mondiali giungano a stabilire norme vincolanti sul clima per i prossimi anni è tale che, durante la settimana dei colloqui, Copenhagen si trasformerà in Hopenhagen (hope in inglese è speranza): dal 7 al 18 dicembre la principale piazza di Copenhagen ospiterà la spettacolare riproduzione della Terra, un palco e una serie di padiglioni e sarà il teatro di concerti, convegni, dibattiti, performance artistiche itineranti legati al tema dei cambiamenti climatici e della salvaguardia dell'ambiente.

Nella seconda settimana di dicembre, quindi, occhi puntati su Copenhagen che ha tutte le carte in regola per diventare la città leader nel campo ambientale a livello globale.

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