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La Corea del Nord è in lutto per la morte di Kim Jong-Il Lanciati missili a corto raggio

A dare l'annuncio la tv di Stato. A 69 anni il "Caro leader" è morto per un arresto cardiaco. Gli subentra il figlio terzogenito, Kim Jong Un. I dubbi dei vertici militari sul nuovo leader. Dodici giorni di lutto. Seul mette in allarme le forze armate. Le condoglianze della Cina e quelle inusuali, visti i rapporti tra i due Paesi, del Giappone GUARDA LE FOTO

La Corea del Nord è in lutto per la morte di Kim Jong-Il Lanciati missili a corto raggio

Pyongyang - La tv di Stato della Corea del Nord ha dato la notizia che Kim Jong Il è morto, all'età di 69 anni, per un arresto cardiaco. Malato da tempo, in varie occasioni si era vociferato sulla sua scomparsa (nel 2008 ha avuto un ictus) ma ogni volta lui si era mostrato in pubblico per smentire le voci. Questa volta, però, la notizia ha i crismi dell'ufficialità. Noto per il pugno di ferro con cui guidava il suo Paese, e le ambizioni nucleari con cui amava terrorizzare il mondo - ricevendone in cambio aiuti alimentari - Kim Jong Il non lascia un vuoto di potere. L'anno scorso, infatti, aveva indicato il figlio come suo successore, quasi la Corea del Nord fosse una monarchia. Al potere va, dunque, il terzogenito Kim Jong Un, 27 anni. Anche se non è da escludere un periodo di turbolenza politica e una durissima lotta dietro le quinte, ora che il vecchio leader non c'è più. Nel dare la notizia della scomparsa del leader, la tv ha detto che il decesso sarebbe dovuto a "grande stress a livello fisico e mentale". Pare inoltre che il leader nordcoreano, noto per la sua passione per sigari, cognac e per essere un raffinato buongustaio, soffrisse di diabete e di cardiopatia

La prima reazione internazionale è arrivata dalla vicina Corea del Sud, dove subito è stato allertato l'esercito e il presidente Lee Myung-bak ha convocato il Consiglio di sicurezza nazionale. Immediato anche il commento della Casa Bianca: "Restiamo impegnati per la stabilità della penisola coreana e per la libertà e la sicurezza dei nostri alleati", ha fatto sapere Washington, precisando che Obama sta monitorando le notizie relative alla morte del leader e gli Usa sono in contatto con Corea del Sud e Giappone. La Cina, il più forte alleato di Pyongyang, ha espresso dolore e presentato le proprie condoglianze al popolo nordcoreano. Il portavoce del ministero degli esteri di Pechino ha detto che il Kim Jong-Il è stato "un amico intimo del popolo cinese e ha dato un importante contributo allo sviluppo della causa socialista nord coreana e promuovere le relazioni di buon vicinato e di cooperazione tra la Cina e la Corea del Nord". Poi si è detto convinto che il popolo nordcoreano saprà trasformare "il dolore in forza" e rimanere unito per spingere avanti la causa socialista della Corea del Nord. Anche il governo giapponese ha espresso le proprie condoglianze: un gesto che appare inusuale visto che tra i due Paesi i rapporti sono tesi e non esistono relazioni diplomatiche.

Chi è il nuovo leader

Figlio prediletto del "Caro leader", Kim Jong-un sarà il prossimo dittatore della Corea del Nord. Di lui si sa poco o nulla. Ha studiato in Svizzera ed è incerta anche la sua data di nascita: Kim Jong-un sarebbe nato nel 1983, o all’inizio del 1984. È il più piccolo dei tre figli di Kim Jong Il, avuto dalla terza moglie, Ko Yong-hui. Educato da bambino a casa, ha studiato in una scuola privata a Berna, in Svizzera, dove gli è stato però impedito di subire le influenze occidentali. Tornato in patria, avrebbe frequentato l’accademia militare. Pare che ami molto giocare a pallacanestro e che segua la Nba, il campionato professionistico statunitense... questa, dunque, sarebbe una prima "contaminazione" del mondo occidentale. Chissà che non ce ne siano altre.

L'esercito pretende una reggenza

Secondo quanto riferisce il New York Times non è chiaro se le forze armate locali vorranno seguire le indicazioni date a "tutti i membri del partito (dei lavoratori, ndr), i militari e la società civile" di "seguire fedelmente l’autorità del compagno Kim Jong-Un e proteggere e rafforzare il fronte unico del partito, dell’esercito e del pubblico". Alcuni importanti esponenti dell’amministrazione statunitense ritengono che Kim Jong-Un non sia ancora pronto per guidare il paese e necessiti di un po' di "rodaggio" persuperare le diffidenze dei vertici militari di Pyongyang. Per questa ragione circolano indiscrezioni non confermate su una possibile reggenza. Non è chiaro, però, se Kim Jong-Il, prima della sua morte, sia riuscito a rinsaldare la posizione del figlio in un momento di ulteriore, crescente, isolamento di Pyongyang a seguito delle sanzioni internazionali imposte al paese per lo sviluppo del suo programma nucleare.

Testati missili a corto raggio

Nel giorno della morte del "Caro Leader" Pyongyang ha effettuato alcuni test di missili a corto raggio nelle acque del orientali del mar del Giappone. Lo ha riferito la tv sudcoreana Ytn, mentre fonti del governo di Seul hanno confermato la notizia.

Il test sarebbe stato effettuato sulle coste orientali del Paese.

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