Corso Garibaldi pedonale L'idea di Zona e Comune

Accordo trasversale per chiudere un pezzo di centro L'iniziativa di Fi e Pd piace anche a Palazzo Marino

L'idea è iniziata a serpeggiare quando il Comune ha annunciato di voler intervenire su corso Garibaldi in agosto e adesso si profila una piccola rivoluzione per il centro. Il progetto di pedonalizzare la via non è più una semplice intenzione: se ne è discusso anche durante la commissione Urbanistica di Zona 1. Ormai dunque si tratta di capire come procedere, ma entro la prossima estate almeno il tratto da via Palermo a Pontaccio dovrebbe cambiare volto. L'idea alla base è di sviluppare tutta la dorsale che parte da piazza Gae Aulenti e arriva fino a Brera. E non sarebbe nemmeno l'unica zona a diventare pedonale: anche il Quadrilatero della moda potrebbe presto seguire questa strada. Ispiratore dell'iniziativa è Filippo Jarach, consigliere di zona 1 di Forza Italia, che insieme al consigliere comunale Alan Rizzi si è mosso sul territorio per cercare il più ampio consenso possibile, con un certo successo: «Sono già d'accordo con noi sia i commercianti, sia i residenti che una parte della maggioranza di centrosinistra. Come da tradizione nella nostra circoscrizione dove da sempre su questioni non ideologiche si riesce a dialogare tra destra e sinistra – spiega Jarach – si tratta solo di decidere quale metodo utilizzare per arrivare al risultato». «Dopo diversi incontri con i residenti abbiamo condiviso un percorso che parte dall'idea della pedonalizzazione – commenta Rizzi – in altre zone questa sfida è stata vinta, perché non portarla a termine anche in Garibaldi? Ovviamente tenendo in debita considerazione qualunque osservazione intelligente che arriverà». Per adesso esiste già un piano di azione di base che prevede quattro fasi: la riqualificazione delle castellane, cioè i rialzi in mezzo alla carreggiata che servono a rallentare le auto, già in programma per agosto. Poi la parificazione dei livelli stradali; l'inversione del senso da via Palermo a via Tessa; infine il potenziamento della pedonalizzazione. In mezzo a questo c'è la riorganizzazione dei posti auto e moto: in tutta la via ci sono 45 parcheggi per residenti, 11 per disabili, 55 stalli per le moto, più un'area taxi sotto utilizzata, una di servizio per un hotel e 7 aree di carico scarico. Per non perderli verrebbero spostati nelle vie adiacenti, molte delle quali rimarrebbero a disposizione del transito delle auto. «Per il carico e scarico – precisa Jarach – vorremmo organizzare due fasce orarie». La manutenzione del verde sarebbe poi a carico dei commercianti, come in altre zone.

Nel complesso si tratterebbe di trasformare corso Garibaldi in qualcosa di simile a via Dante o Paolo Sarpi. E l'idea piace anche all'assessore ai Lavori Pubblici Carmela Rozza e a Fabio Arrigoni, presidente di Zona 1, e Mattia Abdu, a capo della commissione Urbanistica. E tutta l'operazione potrebbe essere conclusa entro 12 mesi, sempre che le elezioni non complichino la situazione: «A settembre si potrebbe partire con i progetti – sottolinea Jarach – poi però si entrerà in campagna elettorale». E questo progetto non sarebbe che l'inizio: «Ormai è chiaro che questo tipo di interventi è il futuro – conclude Jarach – per questo secondo noi c'è un'altra zona che può essere oggetto di uno simili: il Quadrilatero della moda. Certo anche in quel caso si studierà il metodo migliore, ad esempio per i taxi si può lasciare l'accesso in alcune fasce orarie, ma senza dubbio la zona si presta». I dubbi espressi dall'associazione Montenapoleone, sono già stati interpellati anche loro, non convincono gli esponenti forzisti.

Anche le vie della moda dunque potrebbero presto diventare una nuova zona pedonale.

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