Controcultura

Così Jacques Fesch si convertì e mise la «testa a posto»

La sua fu una delle ultime esecuzioni tramite ghigliottina in Francia, nel 1957. Aveva ventisette anni ed era un bel giovanotto di Saint-Germain-en-Laye. Di buona famiglia, pure. Ma la testa era quel che era. I suoi anni dissoluti culminarono in una rapina a mano armata nella quale ci scappò il morto, un poliziotto. Tre anni in carcere alla Santé di Parigi prima di porgere il collo al boia. Ma in quei tre anni Jacques Fesch ebbe modo di riflettere e di mutare radicalmente registro. Una conversione religiosa così profonda da giustificare l'apertura di una causa di beatificazione.

Rino Cammilleri

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