Il denaro ricevuto dallo Stato per l’accoglienza dei migranti e l’uso effettivo che ne è stato fatto. Su questo si concentrano le indagini della procura di Latina che nelle ultime settimane ha moltiplicato i riflettori sulla cooperativa Karibù, gestita dai familiari dell’onorevole Aboubakar Soumahoro e che sta cercando conferme alle denunce arrivate da varie fonti. Gli investigatori della guardia di finanza stanno concentrando la loro attenzione su alcuni particolari rapporti tra la cooperativa ed alcuni fornitori su fatture con importi consistenti.
Un fiume di denaro per gestire l’accoglienza
La cooperativa Karibù ha gestito almeno 5 milioni di euro in 18 anni di attività nella provincia di Latina. La coop di Marie Therese Mukamitsindo ha gestito negli anni i maggiori centri di accoglienza nella provincia di Latina e lo ha fatto non senza polemiche e sospetti. Sui quali però solo ora si sono accese seriamente le luci delle indagini. Tanto per fare un esempio, sui soldi percepiti dalla cooperativa ci sono sempre state illazioni. Alcuni dipendenti, arrabbiati perché senza stipendio, riferivano di presunti passaggi di denaro dall’Italia all’Africa, in particolare in Ruanda, terra natia di Mukamitsindo. Illazioni, chiacchiere le hanno sempre bollate dalle parti di Karibù. Sfoghi senza alcun fondamento da parte di personale dipendente che era senza stipendio. Solo che ora, a quanto pare, quella chiacchiera è finita all’attenzione degli investigatori che intendono verificare se sia vera o meno questa vicenda. Di certo gli investigatori della guardia di finanza di Latina stanno approfondendo il capitolo relativo alle fatture verso l’estero emesse dalla cooperativa e ritrovate nei documenti di bilancio.
Il nodo dei lavoratori ancora senza soldi
In queste ore continuano gli incontri tra i sindacati e il prefetto di Latina Maurizio Falco per risolvere il nodo legato alla situazione difficile in cui versano i lavoratori di Karibù e del consorzio Aid. “Abbiamo incontrato il prefetto - spiega Gianfranco Cartisano della Uiltucs - e gli abbiamo ufficializzato le nostre richieste, ossia le criticità che riteniamo opportuno affrontare nell'incontro che sarà fissato a breve. In primo luogo la necessità urgente è il pagamento degli stipendi arretrati e la ricollocazione dei lavoratori nelle società nuove affidatarie dopo l’azzeramento degli appalti applicato dalla Prefettura. Come Uiltucs Latina oltre alle problematiche causate dalla Coop Karibu e AID abbiamo la necessita' di rispristinare e sensibilizzare un modello di politiche nel settore dell'accoglienza ed integrazione diverso, virtuoso e soprattutto dignitoso per i lavoratori.
Il settore le cooperative i soggetti che gestiscono i progetti possono e debbono tener conto di questa forza Il tavolo istituzionale deve servire a voltare una brutta pagina della nostra Provincia: l'obiettivo è ricollocare i veri addetti dell'accoglienza e dell’integrazione, i soli che hanno gestito con professionalità ed hanno pagato il prezzo più alto della cattiva gestione delle cooperative".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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