I punti chiave
Sembra essere diventata un'abitudine quella di ricorrere a gesti autolesionistici nel momento in cui si viene scoperti a barare a una selezione per esami. In particolare, gli episodi più strani accadono durante le prove per il conseguimento della patente di guida. L'ultimo in ordine di tempo, qualche giorno fa, si è verificato a Bolzano, nella sede della provincia autonoma. Uno dei candidati ha ingoiato un auricolare quando si è visto scoperto mentre imbrogliava all'esame di teoria per la patente.
Il tentativo di raggiro
In aula erano presenti alcuni agenti in borghese della polizia che hanno sorpreso una persona con un microauricolare inserito in un orecchio, verosimilmente utilizzato per farsi suggerire le risposte a distanza. Nella speranza di distruggere la prova a suo carico, il candidato ha ingoiato il supporto tecnico, mettendo in serio pericolo la sua salute. L'uomo, a quel punto, è stato accompagnato al pronto soccorso e sottoposto a una radiografia che ha mostrato la presenza dell'auricolare. Per questo suo gesto ha dovuto subire un intervento in endoscopia. Nei suoi confronti è scattata la denuncia per i reati di presentazione di esami opera di altri (una vecchia ma ancora efficace legge del 1925) e per falsità ideologica per induzione, fatti per i quali rischia la pena della reclusione da sei mesi a due anni.
I precedenti
Lo scorso mese di giugno un episodio simile è accaduto a Vercelli dove uno dei candidati che stava sostenendo l'esame per conseguire la patente alla motorizzazione civile ha cercato di raggirare la commissione. Il personale presente in sala, però, ha notato un comportamento insolito. L'uomo, un egiziano di 44 anni, è stato così colto sul fatto mentre toglieva dall'orecchio un piccolo auricolare, evidentemente servito a ottenere un “aiutino” da qualcuno collegato all'esterno. Gli esaminatori hanno quindi chiamato i carabinieri che non sono riusciti a trovare l'apparecchio. Nel frattempo il candidato lo aveva ingoiato. Per questo motivo, l'egiziano è stato denunciato.
La telecamera nascosta
Qualche tempo fa toccò a una donna di 40 anni di Treviso compiere lo stesso gesto, sempre durante l'esame di guida. Anche allora la candidata cercava di farsi suggerire dall’esterno le risposte all’esame scritto della patente di guida, via auricolare, ma alla vista degli agenti della polizia locale lo ingoiò, finendo in ospedale. Successivamente è risultata indagata per truffa.
A Pordenone, invece, il candidato, un tunisino di 37 anni aveva addosso una telecamera nascosta e un auricolare durante l'esame per la carta di qualificazione del conducente. L'uomo aveva brillantemente superato i 70 quiz per il conseguimento dell'abilitazione professionale di guida (Cqc), con un solo errore.
Tuttavia, insospettiti dal suo atteggiamento, gli agenti lo hanno perquisito, scoprendo sotto la maglietta un apparato trasmettitore assicurato con del nastro adesivo sulla circonferenza del torace e una microtelecamera all'altezza del petto, che inquadrava dinanzi a sé, tramite un piccolissimo foro ricavato nella stoffa della t-shirt. All'interno dell'orecchio, un auricolare non visibile dall'esterno, riceveva i suggerimenti che arrivavano da una seconda persona, complice nella tentata truffa ai danni dello Stato.
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