Bimba stuprata in albergo a Perugia: l'animatore era già stato condannato per abusi su minori

Al 33enne condannato a 6 anni di carcere era stata riconosciuta la seminfermità mentale che prevede un periodo di terapia prima di rendere esecutiva la sentenza

Bimba stuprata in albergo a Perugia: l'animatore era già stato condannato per abusi su minori
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Ha un precedente pesante come un macigno l'animatore 33enne Gabriele Priori, attualmente agli arresti domiciliari perché accusato di aver molestato una bambina di sei anni in una struttura alberghiera in provincia di Perugia. In passato l'uomo, originario di Macerata, era già stato condannato in primo grado a sei anni di reclusione per la stessa tipologia di reato. Gli era stata, però, riconosciuta la seminfermità mentale che prevede un periodo di terapia prima di rendere esecutiva la sentenza. A rendere nota la precedente condanna, come riporta il Corriere della Sera, è stato lo stesso legale del 33enne che, nel tratteggiare il profilo dell'assistito, ha raccontato che l'animatore ha vissuto un'adolescenza difficile, costellata da una serie di disagi psichici e culminata con un tentativo di suicidio a 14 anni, solo per un caso fortuito non andato a buon fine.

L'indagine

Non ci sono soltanto l'accusa della piccolina e la precedente condanna a mettere nei guai Priori. Dopo aver interrogato i genitori della bambina, i carabinieri di Perugia, su richiesta del procuratore capo Raffaele Cantone e del sostituto Mario Formisano, avrebbero infatti trovato immagini compromettenti sul telefonino. Si tratterebbe di foto di bambini immortalati in pose erotiche, un materiale considerato pedopornografico dagli investigatori che stanno seguendo il caso. La piccola aveva raccontato al padre e alla madre che l'animatore si sarebbe spogliato nudo davanti a lei, un atteggiamento che, nonostante la giovanissima età, l'aveva insospettita e turbata.

Il diario segreto

I militari avrebbero anche scoperto un diario segreto che il 33enne aggiornerebbe quotidianamente, nel quale sarebbero annotati una serie di azioni inequivocabili. Quello che emerge in maniera chiara dall'indagine della procura di Perugia è la patologia di Priori: un adulto con la mente di un bambino. Il 33enne si sentirebbe uno di loro, ma con la malizia dei suoi anni effettivi. Per questo motivo il gip Piercarlo Frabotta ha deciso per i domiciliari; il rischio che il giovane animatore possa reiterare i suoi gesti pericolosi è molto alto e quindi va evitato che possa svolgere liberamente la propria attività.

La struttura alberghiera

Gli inquirenti si stanno occupando con grande attenzione anche della posizione dei proprietari dell'albergo nel quale Priori lavorava come animatore, a stretto contatto con i bambini. Va verificato il motivo per cui, nonostante il 33enne avesse una condanna per violenza sessuale alle spalle, i titolari della struttura abbiano deciso di affidargli una mansione così delicata.

Nella giornata di domani, in ogni caso, è previsto l'interrogatorio di garanzia. Intanto, la bambina è ancora sotto choc per l'accaduto ed è seguita da psicologi specialisti dopo gli accertamenti medici effettuati all'ospedale di Perugia.

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