Guerra in Ucraina

"Difendiamo gli alleati". Perché si alzano in volo sull'Italia i B-52

Avvistati in diversi posti della penisola i B52H utilizzati per sorvegliare i punti caldi del Mediterraneo

"Difendiamo gli alleati". Perché si alzano in volo sull'Italia i B-52

Bombardieri statunitensi volano nei cieli d’Italia. Nonostante sia stato semplicemente un modo simbolico per testimoniare la vicinanza degli Usa agli alleati della Nato, non passano inosservati i B52H, considerati dei veri e propri giganti dell’aria, sia per la loro dimensione che per la capacità di trasportare ordigni.

Questi mezzi di trasporto, infatti, non solo sono in grado di avere a bordo più di venti missili cruise, ma anche testate nucleari se necessario. Si tratta degli stessi aeroplani che hanno caratterizzato gli anni successivi alla seconda guerra mondiale, protagonisti sia nella guerra del Vietnam che nei vari conflitti in Medio Oriente.

Il Pentagono spiega che si tratta solo di un’azione di controllo dei confini con il fronte ucraino. Sono stati proprio gli americani a mandare le foto dei loro aerei che attraversavano il nostro paese. Durante il passaggio sullo stivale, inoltre, sono stati scortati dagli F35 dell’Aeronautica Militare Italiana e da alcuni intercettori Eurofighter, a testimonianza della stretta collaborazione e del coordinamento che esiste tra i vari stati. La volontà delle immagini diffuse testimonia come l’operazione sia stata concordata e soprattutto come il fronte Nato, mai come in questo momento, sia compatto.

La missione, comunque, sarebbe rivolta a tenere sott’occhio i mari del Mediterraneo e in modo specifico le navi russe, situate tra la Siria e Cipro. Da controllare, poi, i sottomarini di Putin, sempre più vicini alle nostre acque.

Non deve esserci, quindi, alcun timore per chi avvista i bombardieri nei cieli. Il transito annunciato era quello del 7 marzo, ma non è da escludere che nelle prossime ore possano passare altri mezzi statunitensi diretti verso Romania e Polonia, ovvero ai confini con l’Ucraina. Le prime segnalazioni sono arrivate proprio dal Salento, dove la protezione civile locale aveva lanciato l’allarme già quattro giorni fa. Altri avvistamenti, però, ci sono stati nel centro che nel nord dell’Italia.

Nel tracciato, previsto per i piloti statunitensi, viene toccata gran parte della penisola.

Pur cercando di passare inosservati, non sarà, pertanto, utopia nei prossimi giorni alzare gli occhi e trovarsi sulla propria testa i protagonisti delle ultime guerre, magari scortati dagli F35, tra i più veloci e moderni al momento a disposizione della Nato.

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