L'articolo della domenica

Che errore considerare gli Usa un modello, meglio l'Europa

Gli Stati Uniti sono diventati i freddi padroni del mondo con la finanza e lo spionaggio

Che errore considerare gli Usa un modello, meglio l'Europa

Come è facile fare errori, e come è difficile accorgerci che li stiamo facendo. Non parlo di distrazioni momentanee, parlo di errori che derivano dal non vedere ciò che sta realmente succedendo. Per esempio gli americani non capirono che, terminata la Guerra fredda, non era più la Russia il nemico, ma continuarono ad ammassare armamenti ai suoi confini e a metterle sanzioni spingendola in questo modo nelle braccia della Cina. E non videro che si stava espandendo paurosamente il loro vero nemico, il radicalismo islamico dei Fratelli musulmani e di al Qaida finché non li attaccò distruggendo le Torri gemelle. Anche nella nostra vita quotidiana troviamo errori dovuti all'incapacità di vedere la realtà. Per esempio dimentichiamo che qualsiasi cosa facciamo, anche la più straordinaria opera benefica, ci creiamo sempre dei nemici. Alcuni perché ci temono come concorrenti, altri per pura invidia, altri perché avevano un rancore di antica data che si risveglia. Un altro errore è di non frequentare l'ambiente professionale in cui agisci e dove puoi imparare e dove puoi conoscere le persone giuste. Se vuoi guadagnare denaro devi vivere fra i commercianti, i finanzieri e gli imprenditori. Se vuoi fare il professore universitario fra gli studiosi e frequentare i loro congressi. Se una bella ragazza vuol sposare un milionario non deve fare l'errore di frequentare i posti dove ci sono solo poveri. Se vuoi vivere in un mondo globalizzato devi essere pronto a spostarti e non ti puoi rinchiudere nel tuo guscio.

E noi italiani dove sbagliamo? Penso che non abbiamo capito che gli Usa, diventati i freddi padroni del mondo con l'esercito, la tecnologia, la finanza, lo spionaggio planetario, non costituiscono più un modello esemplare di moralità e di vita quotidiana serena come avveniva nel Dopoguerra. Troppa competizione, troppa potenza del dio denaro. Oggi è il momento dell'Europa grazie al suo sapere, la sua cultura, il suo umanesimo.

Ed è anche il momento dell'Italia con la sua arte, la sua creatività, il suo gusto, la sua dolcezza, la sua capacità di dialogare con altri popoli, con altre civiltà.

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