Coronavirus

Torna il tampone per lavorare? Green pass, cosa cambia per gli over 50

Aumentano di poco i contagi ma i ricoveri sono ancora in discesa. Addio ad alcune restrizioni già da oggi

Torna il tampone per lavorare? Green pass, cosa cambia per gli over 50

Anche se in alcune regioni il numero dei nuovi casi è in leggero aumento, negli ospedali i pazienti ricoverati diminuiscono. A contribuire all’aumento dei positivi sono probabilmente i tre sottogruppi della variante Omicron che stanno circolando in Italia. C’è comunque da sottolineare che con l’arrivo della bella stagione, le temperature più miti, e la sempre più alta percentuale di persone immunizzate, la situazione epidemiologica continua a migliorare. Il governo potrebbe quindi pensare a breve di allentare le restrizioni anti-Covid associate al Green pass. Per la prossima settimana è prevista una nuova riunione della Cabina di regia per mettere nero su cambio la road map che aveva annunciato a fine febbraio il premier Mario Draghi per poter eliminare alcune restrizioni ancora vigenti. Alcune date sono già state fissate.

Cosa cambia per i pazienti ricoverati

Da oggi, giovedì 10 marzo, i parenti potranno tornare a fare visita ai familiari che si trovano ricoverati nelle strutture ospedaliere. Per poter accedere ai reparti i visitatori dovranno aver ricevuto le tre dosi di vaccino e potranno fermarsi all’interno per un tempo massimo di 45 minuti. Altra novità che prenderà il via da oggi: si potrà tornare a consumare cibi e bevande all’interno di stadio, cinema, teatri, sale da concerto, e durante tutti gli avvenimenti sportivi.

Fine dello stato di emergenza

Giovedì 31 marzo è la data di scadenza dello stato di emergenza che, come più volte affermato dal presidente del Consiglio, non verrà prorogato. Dal giorno dopo, venerdì primo aprile, sarà quindi possibile accedere ai luoghi all’aperto senza dover esibire il certificato verde. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha infatti annunciato che questo riguarderà oltre ai bar e ai ristoranti, anche gli alberghi e tutte le attività sportive, anche per i ragazzi che devono fare sport. Costa ha poi spiegato che da domenica primo maggio“probabilmente andremo a levare il green pass anche al chiuso. Poi valutiamo un graduale allentamento dell'obbligo di mascherina al chiuso. Procederemo gradualmente ed entro giugno avremo uno scenario che ci consentirà di arrivare all'estate senza restrizioni”.

Forse ci sarà un cambiamento nell’obbligo di super Green pass per i lavoratori con età superiore ai 50 anni, anche se l’obbligo vaccinale resterà fisso per loro fino al 15 giugno. Intanto però, come asserito dal sottosegretario, si starebbe valutando l'opportunità di anticipare la possibilità per gli over 50 di recarsi al lavoro con il green pass base, ovvero facendo un tampone rapido ogni due giorni. Questo darebbe la possibilità di tornare sul posto di lavoro anche per coloro che non hanno ancora ricevuto il vaccino, ma non annullerebbe comunque le multe agli over 50 non immunizzati. Nella giornata di ieri l’Agenzia delle Entrate ha dato il via ai controlli su circa 600mila codici fiscali che sono stati segnalati dal ministero della Salute.

Situazione in miglioramento

Anche se la curva epidemiologica è in netto miglioramento, e proprio per questo verranno allentate alcune restrizioni, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha però tenuto a sottolineare che nel nostro Paese si registra in questi giorni un aumento, seppur lieve, dei contagi, dovuto “verosimilmente alle sottovarianti di Omicron, di cui una è più diffusiva di Omicron stessa. E si verifica per lo più tra non vaccinati, in tutte le fasce di età, soprattutto adolescenti”. Fortunatamente i nuovi positivi non finiscono in ospedale e quindi la situazione rimane sotto controllo. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 48.483 nuovi casi, mentre martedì erano stati 60.191, e il tasso di positività è adesso all'11,2%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 563, rispetto a martedì si solo liberati 29 posti letto.

Il calo dei soggetti ricoverati, nell’ultima settimana -16,2%, è stato confermato anche dalle strutture ospedaliere della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere.

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