Dall'ordine dell'ideologia al caos degli interessi

Poche volte negli ultimi decenni il sistema geopolitico e stato così confuso e imprevedibile. Finita la seconda guerra mondiale, si erano formati due schieramenti contrapposti: l'alleanza atlantica ispirata ai principi della democrazia e il blocco sovietico ispirato al comunismo. Tutti gli altri Paesi erano allineati con l'uno o con l'altro. Questa netta contrapposizione ideologica e geopolitica, pur essendo fondata sul terrore nucleare, dava a tutti un grande senso di stabilità. Sapevi con chiarezza chi era l'amico e chi era il nemico.

Dopo il crollo del muro di Berlino, l'Unione sovietica è scomparsa e con essa la contrapposizione ideale fra mondo libero e mondo totalitario. L'atteggiamento ostile degli Usa e della Nato verso la Russia, quindi, non ha più una base ideologica, ma il puro desiderio di potere e la remota ambizione di impadronirsi del petrolio e delle materie prime dell'Asia centrale ancora nella sfera di influenza russa. Così gli Usa e la Nato si sono impegnati in guerre contro dittatori laici un tempo filorussi - Gheddafi, Mubarak, Saddam Hussein e Assad - lasciando spazio libero alle forze jihadiste dell'islam. Forze che gli Usa non hanno mai potuto combattere perché finanziate e sostenute dalla Arabia Saudita, dai Paesi del Golfo e dalla Turchia.

Il risultato è che oggi la pace in Siria è lontana perché gli americani vi continuano la guerra fredda contro la Russia mentre appoggiano l'Arabia Saudita e la Turchia favorevoli a Daesh. L'Europa che si trova dalla loro parte è costretta ad aprire i suoi confini a milioni di profughi e immigrati musulmani africani e asiatici. Una situazione che ci crea gravissime tensioni perché alcuni Paesi non accettano questa invasione di massa.

In questo quadro altri giocatori fanno i loro affari. L'Inghilterra e la Francia fanno e brigano in Libia per impossessarsi del petrolio, oscure forze destabilizzano l'Egitto favorendo i Fratelli musulmani, la Turchia manovra per riaccendere conflitti nel Nagorno-Karabakh. E in un tal marasma gli americani pensano alla Russia..