Ponte crollato a Genova

Genova, consegnate le prime case agli sfollati. Il sindaco si commuove

Lunedì pomeriggio Regione Liguria e Comune di Genova hanno consegnato le prime 5 case agli sfollati del ponte Morandi. Toti: "Il premier Conte mi ha telefonato per dare loro un abbraccio". Mentre il sindaco Bucci si è commosso

Genova, consegnate le prime case agli sfollati. Il sindaco si commuove

La felicità delle prime famiglie di sfollati di ponte Morandi. La soddisfazione del presidente e commissario Toti, l'abbraccio del premier Conte e la commozione del sindaco Bucci. Lunedì pomeriggio è stato un momento molto importante per la città di Genova, ancora scossa dalla tragedia del 14 agosto. Comune e Regione hanno consegnato i primi cinque appartamenti destinati alle famiglie sfollate dopo il crollo del viadotto. Durante la cerimonia di consegna, a cui hanno partecipato tutte le autorità, il premier Conte ha chiamato Toti per complimentarsi per la rapidità dell'intervento. Mentre Bucci si è commosso.

San Biagio, quartiere genovese di Bolzaneto, non distante dal ponte Morandi. È lunedì pomeriggio quando un gruppo di giornalisti, politici e abitanti fanno capannello sotto ad alcune palazzine. Inizia la cerimonia della consegna delle chiavi alle prime cinque famiglie di sfollati del viadotto Morandi. Tutto viene documentato minuto per minuto da macchine fotografiche e microfoni. La soddisfazione delle famiglie è palpabile, come quella del presidente della Liguria e commissario all'emergenza, Giovanni Toti, che riceve una telefonata di congratulazioni da parte del premier Conte per la tempestività dell'operazione.

Il presidente del Consiglio, inoltre, ha chiesto a Toti di dare un abbraccio ai primi cittadini che hanno riavuto una casa e a tutti gli sfollati. Sono 21 in tutto gli ospiti tra cui alcuni bambini - il più piccolo ha tre mesi - e anziani non autosufficienti, come previsto dai criteri stilati dagli enti locali per avere la priorità nell'assegnazione. Le palazzine si trovano accanto agli appartamenti di solito destinati alle forze dell'ordine, di proprietà della società pubblica Arte. "Sono le prime case che consegniamo - hanno spiegato Toti e Bucci - e contiamo entro metà novembre di soddisfare tutte le esigenze". In giornata è prevista la consegna di altri sei alloggi, in base a un cronoprogramma già stilato nei giorni scorsi secondo il quale dovrebbero essere consegnate altre 33 case entro il 3 settembre; 60 alloggi entro fine settembre, altri 100 entro la fine di ottobre e altri 150 entro novembre, tutti in fase di ristrutturazione. L'obiettivo è di garantire un tetto a tutti gli sfollati prima dell'inverno.

Tornando alla consegna delle prime case, il momento di maggiore commozione si è registrato paradossalmente durante l'intervento del sindaco Marco Bucci. Intervistato dalla stampa per fare un riassunto della situazione, a un certo punto il primo cittadino genovese ha parlato della "grande solidarietà da parte dei genovesi, da parte dei quali è arrivano offerte di alloggi, macchine, strumenti, attrezzature e denaro: i genovesi stanno dimostrando cosa vuol dire essere una grande città", ha detto il sindaco Bucci prima di interrompersi bruscamente.

Colpa del groppo in gola dovuto alla sua sincera e palese emozione.

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