Il governo blocca i turisti Usa e fa sbarcare i migranti positivi

L'Italia stretta nella morsa dei paradossi: da un lato respinge il turismo di lusso in Sardegna e dall'altra accoglie i migranti positivi al Covid e irregolari

Il governo blocca i turisti Usa e fa sbarcare i migranti positivi

L'Italia è in cortocircuito. Se da un lato si blocca l'arrivo dei turisti americani, che vengono rispediti al mittente senza troppi complimenti, dall'altra si dà il via libera ai migranti clandestini positivi al Covid-19. È il paradosso di un Paese che, sebbene abbia bisogno di risollevarsi e di ripartire dopo il lockdown, mette alla porta chi è pronto a spendere in Italia, con prenotazioni già confermate in strutture di lusso del sud Sardegna fino a ferragosto. "Siamo veramente oltre l’assurdo", ha commentato il senatore Roberto Calderoli, vice presidente del Senato.

La vicenda nasce all'aeroporto di Cagliari, unico snodo aeroportuale per raggiungere le località del sud dell'isola. Nella giornata di ieri, nello scalo sardo è atterrato un jet privato con a bordo 10 persone che, una volta ai varchi di frontiera, sono state bloccate. Sono i primi effetti della nuova normativa dell'Unione Europea in materia di arrivi da Paesi extra Shengen, che prevede la riapertura per 15 Paesi (Cina inclusa con un patto di reciprocità) ma esclude per il momento gli Stati Uniti. Il volo arrivava direttamente dal Colorado e trasportava 5 cittadini americani, oltre ad altri di nazionalità britannica e neozelandese. Con loro anche una ragazza italiana, sarda, originaria di Oristano. Nella comitiva erano presenti anche alcuni bambini.

Per tutta la giornata, la comitiva ha atteso segnali positivi presso il terminal dell'Aviazione generale, eccezionalmente messo a disposizione dalla Sogaer, finché, alle 23.30 l'intera comitiva ha deciso di ripartire. In Sardegna sarebbero potuti rimanere i 5 non americani ma anche loro, per solidarietà con i compagni di viaggio, hanno deciso di lasciare l'isola. Avrebbero dovuto comunque effettuare 14 giorni di quarantena prima di poter godere delle bellezze sarde. Poco prima di mezzanotte il jet privato ha ripreso il volo in direzione Birmingham. La comitiva era attesa in una villa di lusso, una struttura sul mare di Villasiumius, una delle perle della Sardegna meridionale. Tutto questo mentre sulle coste siciliane, ma anche sarde, continuano incessanti gli sbarchi di clandestini, molti dei quali positivi al Covid.

"Da una parte abbiamo un Governo che consapevolmente accetta che le navi stranieri delle ONG vadano nelle acque libiche a recuperare dei clandestini - parlo di clandestini perché i dati forniti in settimana dallo stesso ministro Lamorgese confermano che l’80% delle domande di asilo quest’anno sono state respinte senza la connessione di alcuna forma di protezione alternativa, per cui di clandestini parliamo - che vengono fatti sbarcare senza controlli salvo poi scoprire che in una settimana abbiamo fatto entrare oltre 50 positivi al Covid nei porti siciliani. Dall’altra il Governo impedisce ad un gruppo di turisti americani, quasi tutti genitori con bimbi piccoli, di trascorrere un soggiorno in Sardegna dove sono stati respinti, nonostante la disponibilità e l’impegno del governatore Solinas a individuare una soluzione per ospitarli nel pieno rispetto delle norme sanitarie", ha tuonato Roberto Calderoli.

L'economia turistica del Paese è attualmente in ginocchio. La Sardegna è una delle mete più ambite per il turismo nazionale ma, soprattutto, internazionale. In Costa Smeralda molti hotel hanno deciso di ritardare l'apertura a luglio per assenza di prenotazioni, nonostante qui già da aprile tutti gli alberghi, soprattutto quelli extra lusso, registrano già il sold-out. Comprensibile la rabbia del governatore Solinas, che per l'intera giornata ha cercato di mediare per trovare un giusto compromesso ed evitare, soprattutto, la figuraccia internazionale: "La singolare interpretazione restrittiva delle norme da parte del Governo, opposta alla nostra ragionevolezza di garantire anche in questo caso la sicurezza sanitaria, ha inflitto un grave danno alla credibilità turistica internazionale della nostra Isola e del nostro senso di ospitalità".

Collera anche da parte di Roberto Calderoli, che conclude la sua nota con una domanda che, probabilmente, resterà senza risposte: "Cosi in Sicilia mettiamo a rischio contagio la salute del personale sanitario, delle forze dell’ordine, degli operatori portuali e marittimi che vengono a contatto con i clandestini positivi, mentre in Sardegna diamo un’ulteriore mazziata al nostro turismo già in ginocchio.

Ma qualcuno si rende conto dei danni che sta facendo questo Governo?" Intanto, è di oggi la notizia di nuovi contagi in Sardegna dopo giorni di assenza del virus sull'isola. Si tratta di due algerini in isolamento in un centro alle porte di Cagliari, giunti nei giorni scorsi in Sardegna con i mini sbarchi sulle coste sud dell'isola.

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