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L'affondo del Nyt contro la Merkel: "Politica di accoglienza folle"

Il New York Times non perdona la Merkel, ritenuta colpevole di aver spinto la "Germania sull'orlo del baratro"

L'affondo del Nyt contro la Merkel: "Politica di accoglienza folle"

Dopo i barbari stupri di Colonia, avvenuti anche in altre città tedesche (Dusseldorf, Amburgo), il New York Times ha le idee chiare su chi debba ricadere la responsabilità di quei fatti e punta il dito contro la cancelliera. Infatti, la Merkel è stata duramente attaccata dal quotidiano americano, New York Times. A scatenare la penna di Ross Douthat, autore dell'editoriale anti-Merkel, sarebbe stata la sua politica di accoglienza dei rifugiati. La scelta di spalancare le porte, senza porre limiti all'afflusso di centinaia di migliaia di migranti, sarebbe stata giudicata "folle" dalla firma del giornale americano.

Mesi fa la cancelliera tedesca aveva spiazzato tutti quando aveva deciso per un "cambio di rotta" sul tema dell'immigrazione. Fiduciosa della decisione presa, era convinta che l'accoglienza avrebbe "cambiato il volto del Paese": "Quello a cui stiamo assistendo è qualcosa che ci occuperà e che cambierà il nostro Paese negli anni a venire". "Noi vogliamo che questo cambiamento sia positivo, e riteniamo di potercela farcela", aveva spiegato alla stampa dopo l'incontro con il premier serbo Aleksandar Vucic. Col senno di poi, verrebbe da dire che il "cambio di segno e di passo" c'è stato, ma a farne le spese sono state le donne tedesche presenti in piazza la notte di Capodanno.

L'attacco è stato così duro, che questa mattina tutti i quotidiani tedeschi online commentano l'editoriale di Ross Douthat dal titolo: "Germany on the Brinks", la Germania sull'orlo del baratro. Nell'articolo, inoltre, si fa riferimento al libro di Michel Houellebecq "Sottomissione", in cui si immagina la sottomissione all'Islam della popolazione, e proprio per questo diventato famoso.

Ebbene per l'editorialista americano lo scenario peventato da Houellebecq "ha buone probabilità di realizzarsi nel futuro della Germania".

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