Quello che sta per arrivare potrebbe essere l’ultimo fine settimana libero che passeremo, perché dalla vigilia di Natale all’Epifania con ogni probabilità l’Italia si tingerà di rosso.
La stretta sul Natale
Non ci dovrebbero essere cancellazioni per tutti coloro, e sono tanti, che hanno prenotato treni e aerei per raggiungere i parenti, nonostante i rigoristi abbiano cercato fino all’ultimo di anticipare al week-end la zona rossa a livello nazionale. Chi è riuscito ad accaparrarsi un biglietto dalle città del Nord a quelle del Sud, pagando anche molto di più del normale, dovrebbe essere salvo. L’unica regione che non sarà raggiungibile, e dove ci sarà il divieto di uscire dal proprio Comune, sarà l’Abruzzo, ancora in arancione. Via libera anche per chi vorrà trascorrere le feste natalizie nelle seconde case. I negozi saranno aperti fino alle 21, mentre bar e ristoranti abbasseranno la saracinesca alle 18. Per l’Abruzzo solo asporto e domicilio. Coprifuoco ovunque alle 22.
Dal 21 al 23 dicembre
Ecco cosa cambierà da lunedì 21 dicembre. In tutto il Paese scatterà il divieto di spostarsi da una regione all’altra, uniche eccezioni per necessità lavorative, di salute, urgenza o per fare rientro al proprio domicilio, dove sarà consentito riunirsi con il congiunto che lavora in un’altra città. Chi vorrà raggiungere la seconda casa, purché nella stessa regione, potrà farlo tranquillamente. Quelli della prossima settimana saranno gli ultimi tre giorni che gli italiani potranno dedicare allo shopping prima del Natale, aiutati anche dal fatto che i negozi resteranno aperti con orario continuato fino alle 21. Ovviamente con misure antiassembramento. Negli stessi giorni sarà possibile anche pranzare al ristorante, in tavoli con al massimo 4 commensali, o andare al bar fino alle 18, orario di chiusura. Nessun problema per parrucchieri e barbieri che saranno aperti. Fermo restando che alle 22 scatta il solito coprifuoco.
Dal 24 al 27 dicembre: Italia in zona rossa
E qui iniziano i blocchi nei giorni prefestivi e festivi, durante i quali negozi, bar e ristoranti dovranno chiudere in tutte le regioni. Solo gli alimentari, le farmacie, i tabaccai, le edicole e le librerie saranno aperti con orari festivi. In questi giorni vigerà il divieto di spostarsi anche nel proprio Comune, salvo che per motivi di salute, lavoro o emergenza. Consentito andare a messa ma non a trovare familiari. Quest’anno il cenone o il pranzo di Natale si potrà fare solo con il proprio nucleo convivente, al massimo, ma non è ancora certo, con due congiunti stretti, per esempio genitori anziani, figli o partner fissi. L’attività sportiva e quella motoria saranno consentite all’aperto, così come assistere una sola persona non autosufficiente.
Dal 28 al 30 dicembre
In questi giorni dovrebbero essere consentite le riaperture. Da lunedì 28 a mercoledì 30 riapriranno i negozi fino alle 21, i bar e i ristoranti fino alle 18, coprifuoco alle 22 e solito divieto di spostarsi da una regione all’altra. All’interno della propria regione o Comune sarà consentito muoversi liberamente. Con l’eccezione dell’Abruzzo che, se non cambierà colore, non vedrà la riapertura di bar e ristoranti, né la possibilità di uscire dal proprio Comune, tranne che per i soliti motivi.
Dal 31 dicembre al 3 gennaio: torna la zona rossa
In queste date tornerà la zona rossa in tutta Italia, con l’obiettivo del governo di evitare veglioni l’ulito giorno dell’anno e pranzi tra parenti. Divieto totale di spostamenti anche all’interno del proprio Comune. Da giovedì 31 dicembre fino a domenica 3 gennaio sarà vietato uscire di casa, eccetto validi motivi. Le multe per chi non seguirà il divieto andranno dalle 400 ai 1000 euro. Aperti solo i negozi di prima necessità.
Dal 4 al 6 gennaio
Da lunedì 4 gennaio si esce dal rosso. Lo stesso dovrebbe valere anche per il giorno della Befana. I negozi potranno riaprire, tornerà il coprifuoco alle 22 e ci si potrà muovere liberamente all’interno del proprio Comune, basterà non oltrepassare i confini regionali. Chi vorrà raggiungere un’altra regione dovrà aspettare il 7 gennaio.
Questo potrebbe essere il calendario dei prossimi giorni che ci accompagneranno nell’anno nuovo. Il condizionale è d’obbligo perché ancora non è stato deciso nulla di certo. Il premier Conte sarebbe sempre dell’idea di non irrigidire troppo le norme esistenti, ma è l’ala rigorista che vuole maggiori restrizioni. Comunque, per oggi sarebbe attesa la decisione finale, non prima però di una battaglia per le deroghe. Conte e Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia, pensano sarebbe necessario “concedere una deroga per vedere i familiari il giorno di Natale”.
I ministri Speranza e Franceschini continuano a pressare affinché tutta l’Italia venga colorata di rosso dal 24 dicembre al 6 gennaio e preferirebbero vietare gli spostamenti tra regioni già da questo fine settimana, bloccando la possibilità agli italiani di raggiungere i parenti, e mettendo in seria difficoltà chi ha prenotato treni e aerei da giorni.
Il timore che possano verificarsi controlli da parte delle forze dell’ordine anche all’interno delle abitazioni private sembra essere scongiurato. Ancora in forse il ritorno a scuola in presenza dal 7 gennaio. Il governo sarebbe propenso ad attuarlo, ma i governatori e i presidi si sono mostrati ancora molto scettici a riguardo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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