Scripta manent

"Nella scrittura di Andrea Volpe una personalità borderline"

La perizia sulla scrittura di Andrea Volpe mostra una personalità capace di sedurre i più deboli

"Nella scrittura di Andrea Volpe una personalità borderline"

Volpe era un eroinomane, ma anche un seduttore il cui carisma permetteva di catturare i più deboli. Secondo la versione di Andrea Volpe, Chiara fu uccisa perché assomigliava alla Madonna e quindi è stata designata come vittima sacrificale da offrire a Satana.

La personalità di Andrea Volpe (anni 27) La scrittura sciatta, pendente e poco costruita nella sua struttura, con saldature ricorrenti, alternanza di corsivo e stampatello e stacchi anomali tra lettere e all’interno delle lettere stesse, dimostra una personalità poco costruita, fragile, narcisistica; ciò lo porta al bisogno di apparire e sentirsi unico e padrone del mondo, anzi a credere di essere egli stesso il mondo. Se la pendente è indice di attaccamento alla terra madre, come suggerisce il simbolismo, è logico che la reattività è invece verso la paternità che non è stata per lui punto di riferimento.

In questo senso la rivolta verso il padre corrisponde alla rivoluzione che Lucifero fece con Dio Padre. Lucifero era il più bello degli Angeli e come tale rappresentava anche la componente narcisistica; Volpe, anche se non è obiettivamente il ritratto della bellezza, ha prodotto un narcisismo compensatorio che lo ha portato a sentirsi bello e a identificarsi con Lucifero. Andrea Volpe inoltre, con una sessualità non ben definita e disturbata, si propone come eroe negativo, maestro di una setta satanica, sentendosi così forte di fronte al mondo. In fondo un “idealista del male” che non ammette tradimenti e abbandoni tra gli adepti, utilizzando in questo caso maniere forti e poco ortodosse.

Si tratta di pura necrofilia – leggi “amore per la morte” - che lo ha portato a un disordine di personalità di tipo borderline.

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