Sparatoria a Trieste

"Non era in cura per problemi". È giallo sulla "follia" del killer

Il fratello lo ha denunciato: "Alejandro ha disturbi psichici". Ma la questura smentisce. E lui non risponde ai magistrati

"Non era in cura per problemi". È giallo sulla "follia" del killer

"Ha problemi psichici". Fin da subito è stata questa la "giustificazione" dietro il gesto di Alejandro Augusto Meran, il domenicano che ieri ha sparato a Pierluigi Rotta e Matteo Demenego negli uffici della questura di Trieste.

A suggerirla è stata il fratello, Carlysle Stephan Meran. E sarebbe stato proprio il 32enne a denunciare il fratello per il furto dello scooter a una turista: alla poliza avrebbe detto anche che - appunto - il 29enne aveva disturbi mentali e si sarebbe offerto di accompagnare gli agenti a casa sua. Verità o solo un modo per cercare di mitigare l'eventuale pena? Fattosta che oggi dalla questura smentiscono almeno in parte questa versione. "Allo stato non è seguito dai servizi di igiene mentale di questo capoluogo", assicurano.

Su Carlysle Stephan non pendono capi d'accusa: l'uomo è stato sentito come testimone e in effetti, nel momento in cui Alejandro Augusto ha sfilato la pistola a Pierluigi Rotta, si è prima rifugiato all'interno dell'ufficio dell'Upg "sbarrando la porta con una scrivania" e poi è scappato nei sotterranei della questura, dove è stato individuato e bloccato.

Il fratello, invece, so è avvalso della facoltà di non rispondere.

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