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Sbarco 'fantasma' ad Agrigento. Ma stavolta i migranti vengono identificati

Nuovo sbarco in pieno giorno nell'agrigentino, questa volta un mezzo della Finanza riesce ad intercettare i migranti ed a scortarli a Porto Empedocle: indagini in corso per individuare eventuali scafisti

Sbarco 'fantasma' ad Agrigento. Ma stavolta i migranti vengono identificati

Un nuovo potenziale sbarco fantasma lungo le coste dell’agrigentino, questa volta però il barcone con i migranti a bordo è stato intercettato da una motovedetta della Guardia di Finanza e scortato fin dentro il porto di Porto Empedocle, a pochi passi da dove da alcune ore è ormeggiata sotto sequestro la nave Open Arms.

L’arrivo dei migranti all’interno dello scalo più grande dell’agrigentino si registra intorno all’ora di pranzo di questo giovedì quando, sotto il sole cocente tipico dell’agosto siciliano, un barcone viene notato non lontano dai pescherecci ormeggiati dentro il porto.

Dietro vi è una motovedetta della Guardia di Finanza, la quale accompagna il barcone di legno verso l’area dell’attracco: a bordo circa venti persone, tutte di origine nordafricana. Probabilmente l’obiettivo di arrivare indisturbati verso la costa agrigentina, come capita il più delle volte quando dalla Tunisia partono barchini di legno verso la Sicilia, è alla portata. Ma a differenza di quanto avviene con il fenomeno degli sbarchi fantasma, un mezzo della finanza nota l’imbarcazione a largo di Agrigento.

Scortati, come detto in precedenza, fin dentro il porto di Porto Empedocle, il gruppo di migranti viene quindi preso in consegna sia dai finanzieri che dai poliziotti giunti, assieme alla Guardia Costiera, nel molo dello scalo agrigentino.

Iniziano quindi le consuete operazioni di identificazione, dalle quali emerge che tutti e venti i migranti sbarcati dovrebbero essere tunisini e tra loro vi sono inoltre due minorenni, così come confermato dagli agenti presenti.

Il gruppo di migranti, dopo le identificazioni, viene quindi trasferito nei centri di prima accoglienza della zona a bordo di due mezzi della Polizia. Quello odierno non è il primo sbarco di questa parte del mese di agosto in provincia di Agrigento: a cavallo di ferragosto, tra le spiagge situate nei pressi della città dei templi e Sciacca, si segnalano diversi approdi.

Il più clamoroso si ha il 5 agosto scorso, quando un gruppo di migranti viene notato a pochi passi dalla spiaggia di Punta Bianca mentre in quello stesso momento decine di bagnanti e turisti fanno il bagno nella stessa zona. In quel caso però, gran parte dei migranti sono riusciti a fuggire e ad eludere i controlli, facendo perdere le proprie tracce.

Quello degli sbarchi fantasma è uno dei problemi che, sotto il profilo della percezione della sicurezza, appare tra i più sentiti soprattutto tra le province di Agrigento e Trapani. Da anni gli abitanti della costa, durante l’estate, notano approdi di questo tipo effettuati spesso con piccoli barchini. Ma è nel 2017 che gli sbarchi fantasma suscitano maggior clamore, in quanto in quell’anno durante la bella stagione si registra in media almeno un approdo al giorno.

La situazione rispetto a due anni fa è migliorata, almeno sotto il profilo numerico, ma gli sbarchi fantasma non sono mai cessati del tutto: sia a Lampedusa che nell’agrigentino, barchini e gommoni continuano, seppur ad un ritmo ridotto, ad arrivare.

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