Periferie d'Italia

Palermo, la spiaggia di Mondello

Il mare di Mondello è di un turchese caraibico e la sua spiaggia è di una finissima sabbia bianca

Palermo, la spiaggia di Mondello

Un gabbiano si tuffa nell'acqua turchese e trasparente per pescare. Il mare è talmente limpido che l'uccello è perfettamente visibile anche sott'acqua. Il volatile afferra un pesce e vola via. Il mare di Mondello è di un turchese caraibico e la sua spiaggia è di una finissima sabbia bianca.

Il mare è lambito da decine di ville Liberty e Art Nouveau tra le più belle d'Italia e d'Europa. Vi hanno lavorato oltre che l'architetto Ernesto Basile, anche Alagna, De Giovanni, Rivas, Caronia, Butera, Capitò e Mineo. Sul lato destro, guardando dal mare, vi è il piccolo villaggio dei pescatori con le sue due torri. Poi inizia la maestosa sagoma di Capo Gallo con la sua piccola riserva naturale, le sue grotte e il faro sulla montagna. Sul lato sinistro si trovano l'Addaura e il Monte Pellegrino dove è situata la grotta di Santa Rosalia, la santa patrona di Palermo.

Mondello, che è una frazione di Palermo, è anche il regno delle piante più suggestive. In viale degli Irisi si trova una delle più belle “gallerie” di ficus benjamina della città di Palermo.

A inizio secolo una società belga, "Les Tramways de Palerme" costruì uno splendido stabilimento balneare su palafitte progettato dall'architetto Rudolf Stualker, che disegnò un'ampia piattaforma su piloni immersi nell'acqua. L'edificio rappresenta una delle opere architettoniche in stile Art Nouveau più belle d'Europa. La realizzazione fu affidata all'impresa di Giovanni Rutelli, figlio del noto scultore Mario Rutelli. La struttura, resistente all'azione corrosiva dell'acqua e della salsedine, è decorata con “volute, fregi, sculture, vetrate e colori vivaci, così da risultare elegante oltre che funzionale per i bagnanti”.

Dietro a Mondello, si trova il Parco della Favorita, il grande parco creato nel 1799 da Ferdinando III di Borbone, quando la rivoluzione partenopea, ispirata dai napoleonici, lo cacciò da Napoli. I giardini nacquero perché la famiglia reale potesse godere il fresco, per portare avanti esperimenti agricoli con grandi coltivazioni di agrumi, frassini, noci, sommacco e ulivi e come riserva di caccia.

Tra la Favorita, Mondello e l'autostrada che porta a Trapani si trovano le case popolari dello Zen1 e 2. Tanto che il mare caraibico che lambisce le ville Liberty e Art Nouveau non è esclusivamente il mare dei borghesi, ma anche quello degli abitanti dello Zen. Questa commistione tra borghesi e popolo che occupa le case dello Zen rende Mondello un posto aperto, in cui si vedono mode molto diverse. I bambini più piccoli si mischiano senza rendersi conto delle differenze sociali, mentre palermitani benestanti, abitanti delle case popolari e turisti, si bagnano nelle stesse acque cristalline, differenziandosi per le mode dei loro costumi.

Per chi non conosce Mondello è difficile immaginare la trasparenza delle sue acque e la bellezza della sua costa. Si tratta di un mare, senza esitazione, paragonabile ai più bei tratti di costa della Sardegna.

Soltanto tuffandosi tra le sue onde e perdendosi nell'acqua turchese si può davvero capire.

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