Elezioni Regionali 2020

Il Pd Toscano corteggia le sardine: "Per le regionali potremmo correre insieme"

In Toscana i Dem per il prossimo appuntamento al voto, contano di inglobare le sardine nella corsa politica per appoggiare Eugenio Giani

Il Pd Toscano corteggia le sardine: "Per le regionali potremmo correre insieme"

Le aspettavamo al varco ed eccole lì. Le sardine che, da sempre, hanno ostacolato ogni tentativo dei media di smascherare il loro intento di entrare in politica ora si ritrovano spalle al muro. Dopo essersi palesate al fianco della sinistra nella corsa per le elezioni regionali di fine gennaio in Emilia Romagna, in Toscana i Dem hanno preso la palla al balzo e, per il prossimo appuntamento al voto, contano di inglobare le sardine nella corsa politica per accaparrarsi qualche voto in più. E di rifiuti da parte dei pesciolini, al momento, se ne vedono pochi. In barba alle parole del leader Santori che ha sempre predicato di voler rimanere fuori dalla politica.

A palesare il desiderio di far correre i pesciolini in un’unica squadra assieme al Pd in vista delle regionali fissate in tarda primavera si è fatto avanti il segretario del Pd toscano, Simona Bonafè. Che, dopo l' annuncio di altre tre manifestazioni delle sardine tra Pistoia, Pisa e Grosseto ha dichiarato: "Siamo stati e saremo ancora in piazza con le Sardine e per questo, nel rispetto dell' autonomia del movimento, siamo pronti ad accogliere le idee che porteranno al dibattito politico nella nostra regione anche in vista delle regionali”. La traduzione è di semplice intuizione: i Dem toscani sono pronti ad accogliere i referenti toscani delle sardine. Ancora incerta la formula. Rimane da capire se i giovani saranno disposti a dare il proprio contributo direttamente lista Pd o in una civica di sostegno al candidato governatore del centrosinistra, Eugenio Giani.

"Prima vedo poi credo", avranno pensato furbamente gli uomini della sinistra nella regione del centro Italia, governata da loro ormai da decenni. Poi, la conferma del successo del movimento anti Lega. Che è riuscito a portare in piazza della repubblica, a Firenze 40mila persone (dicono). Numeri che fanno gola ad un Pd che in Toscana ha già perso terreno nelle ultime amministrative e che, rischia di andare incontro ad una sconfitta storica se non trova la quadra per invertire la rotta dei sondaggi. E così ecco che nasce la proposta del piano politico assieme alle sardine.

“Giovani per Giani" è l'idea concreta su cui i Dem vorrebbero puntare per spillare un po’ di voti al centrodestra. Il filo conduttore tra la sinistra e i giovani attivisti diventati gli uomini delle piazze prende il nome di Bernard Dika. Un ragazzo di appena 21 anni, già collaboratore per le politiche giovanili proprio del governatore Giani. Del suo impegno politico si era venuti a conoscenza già a fine novembre quando, in vista della manifestazione nel capoluogo toscano, si scoprì che il ragazzo era iscritto al Pd e lavorava per Giani. Una fuga di notizie che costrinse la sardina a fare un passo indietro. Dika lasciò l’organizzazione del flash mob nelle mani dei tre colleghi. Nonostante il finto abbandono in nome di una correttezza politica che fa guadagnare consensi il ragazzo, di fatto, dalle sardine non si è mai staccato. Rimanendo tutt’ora un riferimento per gli attivisti provinciali. Dika sembrerebbe essere uno dei primi candidati, ma le proposte per le nuove reclute da pescare tra i pesciolini si stanno moltiplicando a vista d’occhio.

"Diversi referenti in queste settimane sono stati presi come punto di riferimento anche per le candidature e molti sono stati contattati - ha dichiarato a Il Fatto Quotidiano, Daniele Tarantino , leader delle sardine a Massa Carrara - Qualcuno ha accettato, altri ci stanno pensando o hanno preferito dire di no". Tra questi c’è anche lui, nonostante neghi che la proposta sia arrivata dallo staff di Eugenio Giani: "C'è stata una richiesta e ancora ci sto pensando, alle Regionali mancano diversi mesi - continua Tarantino - Se accettassi lo farei a titolo personale e non come Sardina, perché non è il movimento a entrare in campo direttamente". Non potevano evidentemente non puntare su Firenze gli uomini del Pd. Dove si sono già attivati per convincere uno tra i rappresentanti del movimento, Danilo Maglio, Cristiano Atticciati e Matilde Sparracino, ad appoggiare il nome di Giani. Ancora niente di fatto, ma l’opera di convincimento andrà avanti ancora per molto.

Il flirt spudorato tra Partito Democratico e sardine si è palesato anche a Siena. Dove, per altro, la scorsa settimana il movimento è sceso in piazza contro lo spettacolo del filosofo Diego Fusaro su Bibbiano con una protesta che ha raggruppato 150 persone. Mattia Ciappi, referente delle piazze senesi, ha scritto persino un documento da far recapitare al Partito Democratico. Una sorta di appello alla sinistra a "dare spazio ai giovani" rendendoli "protagonisti e dando loro anche ruoli di responsabilità”. Richiesta prontamente accolta, con tanto di entusiasmo annesso, dal segretario dei dem Massimo Roncucci che ha risposto: "A loro dico: venite, dateci una mano”. Un assist andato a buon fine quello della sardina che, ora ammette di essere "contento" per la proposta del Pd e conferma l' ipotesi della sua candidatura: "Per ora non ho ricevuto alcuna proposta, ma se arrivasse sarei ben felice di mettermi in discussione". Ma ad una condizione: ”Non essere considerati solo figurine, ma avere un ruolo attivo anche nei contenuti”.

Dopotutto, è sempre stato evidente che le sardine fossero l’ennesima conferma del crollo di una sinistra intrappolata in una politica vecchia che colleziona solo perdite di voti. Un gregge di elettori rossi talmente consapevoli di essere rappresentati da un partito che non sa più dove sbattere la testa da decidere di scendere in campo per dare una spinta dal basso. E ora che sono ad un passo dall' arrivare ai piani alti, le serdine non vogliono certo essere inglobate restando in silenzio in una squadra che rincorre il nemico. Ad ogni modo, l’idea del centrosinistra toscano è chiara, provare ad arruolare le sardine. “Lo hanno detto Zingaretti e la Bonafè - conferma il vicesegretario dem Valerio Fabiani - e io sono d' accordo.

Ci stiamo lavorando”.

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