Coronavirus

In piazza per aiutare le famiglie

Nei giorni scorsi tutto il mondo ha celebrato la Giornata della famiglia, tranne che l'Italia perché non c'è un altro Stato avanzato come il nostro dove la famiglia è così umiliata, abbandonata e presa in giro da chi governa.

In piazza per aiutare le famiglie

N ei giorni scorsi tutto il mondo ha celebrato la Giornata della famiglia, tranne che l'Italia perché non c'è un altro Stato avanzato come il nostro dove la famiglia è così umiliata, abbandonata e presa in giro da chi governa. Le famiglie hanno rappresentato il baluardo per sopravvivere all'emergenza coronavirus, hanno assolto e continuano ad assolvere funzioni e compiti che nessun'altra Istituzione è in grado di sostenere.

Eppure, il decreto «rilancio» del governo è un decreto senza famiglia, che non riconosce la sua centralità e il suo primato, che non prevede quegli interventi strutturali e di sistema che vengono chiesti da anni. I diritti e i bisogni di mamme, papà, nonni, ragazzi e bambini non hanno cittadinanza nelle scelte del presidente del Consiglio Conte, dei suoi ministri e del suo esercito di task force ed esperti.

Alle promesse e agli impegni non è seguito praticamente nulla, se non qualche briciola e interventi spot del tutto insufficienti. Milioni di famiglie stanche, disorientate e provate economicamente e psicologicamente da mesi di emergenza sanitaria non hanno ricevuto nessuna risposta e il futuro che il governo prospetta loro è avvolto nella più totale incertezza e le grandi questioni rimangono irrisolte, a partire dal lavoro e dalla scuola.

A tutto questo si aggiunge il rischio di una recessione demografica senza precedenti: secondo gli esperti, infatti, l'emergenza Covid-19 ha accelerato il trend negativo della natalità e c'è la concreta possibilità che già nel 2021 le nuove nascite possano scendere sotto il muro delle 400mila unità. Una ecatombe. Se andiamo avanti con questi numeri, il nostro sistema economico e sociale diventerà insostenibile. Serve il più imponente piano di sostegno alla famiglia e alla natalità nella storia d'Italia per invertire questo processo e scongiurare un disastro annunciato.

Serve un «bazooka» economico e culturale pro-family, che restituisca alla famiglia la sua forza e l'energia di essere ancora il motore della società. Fratelli d'Italia ha sempre lavorato per questo e continuerà a farlo.

Anche per dare voce alle famiglie italiane che stanno facendo enormi sacrifici ma alle quali il governo non dà nessuna risposta e certezza per il futuro, il 2 giugno daremo vita ad una grande mobilitazione nel rispetto di tutte le regole di sicurezza.

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