Dimissioni Papa Benedetto XVI

Quando Benedetto XVI evocò l'ipotesi di dimissioni

Nel libro-intervista Luce del mondo, Ratzinger spiegava le circostanze che possono portare alle dimissioni

Quando Benedetto XVI evocò l'ipotesi di dimissioni

"Ha voluto evitarci lo spettacolo impietoso e disumano a cui abbiamo assistito con Giovanni Paolo II". La pensa così Marcello Pera, amico di Benedetto XVI da molto tempo. "Abbiamo scritto insieme un libro "Senza radici" nel 2004. Ha scritto inoltre la prefazione di un altro mio libro, nel 2008, "Perché dobbiamo dirci cristiani. Fu un gesto assolutamente inusuale, io da laico ne fui orgoglioso. Tra di noi c’è sempre stata una grande simpatia ma soprattutto convergenze di idee dal punto di vista teologico e filosofico".

L'ex presidente del Senato poi ha aggiunto: "Dal punto di vista della dottrina in qualche modo aveva anticipato questa decisione nel libro-intervista, "Luce del mondo", scritto con un giornalista tedesco. Aveva già spiegato che se fosse stato impossibilitato a servire la Chiesa avrebbe fatto un passo indietro. Non si può dire che questa notizia fosse prevedibile, ma comprensibile sicuramente sì".

Infatti, nella riflessione contenuta nel libro, Papa Benedetto XVI diceva: "Se un Papa comprende di non essere più in grado fisicamente, psicologicamente e spiritualmente, di assolvere ai doveri del suo ufficio, allora ha il diritto e, in alcune circostanze, anche l'obbligo di dimettersi".

Sempre nello stesso libro, il papa aveva risposto ad una domanda su sue possibili dimissioni nel mezzo delle polemiche per lo scandalo degli abusi fatti da religiosi, spiegando che "non ci si
dimette in un momento di pericolo, solo in un momento di serenità o quando semplicemente non ce la si fa più
".

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