Scripta manent

Quei segnali sull'umore che arrivano dalla scrittura

Occorre precisare che il grafologo non può parlare di “depressione”, cioè del male oscuro che tormenta tante persone, in quanto non è un medico e quindi non può fare diagnosi

Quei segnali sull'umore che arrivano dalla scrittura

Occorre precisare che il grafologo non può parlare di “depressione”, cioè del male oscuro che tormenta tante persone, in quanto non è un medico e quindi non può fare diagnosi. Può, invece, cogliere certi comportamenti e aspetti del carattere di questi individui, che provano alternanza d’umore, tendenza alla malinconia e alla tristezza, che facilmente si sentono stanchi e il cui comportamento va soggetto a mutamenti non sempre sono riscontrabili all’esterno. Quante volte si sente dire: “Era una persona tranquilla e riservata; non si capisce perché si sia tolto la vita!”. Ciò che rode dentro non lo si può vedere fuori. A volte vengono nel mio studio genitori perché il figlio è svogliato, taciturno e vuole lasciare la scuola. Osservando la grafia del ragazzo si può aiutare il genitore a capire la causa emotiva di tale situazione. L’apparente tranquillità e svogliatezza possono essere effetto della caduta del tono dell’umore, che può essere colta anche con l’analisi grafologica. Anche se spesso queste forme vengono ben compensate e sembrano non dare disturbi evidenti, a volte occorre invece intervenire per tempo. Il compito del grafologo è quello di segnalare ciò che vede nella scrittura a un medico esperto in materia. La personalità di chi soffre di questi disturbi presenta enormi variabilità di sintomi anche se ciò che li accomuna è spesso il fatto di vedere costantemente tutto "grigio" o addirittura "nero", soffocando così l'aspetto razionale che potrebbe permettere di valutare con maggiore obiettività la realtà circostante.
I segni più facilmente reperibili in caso di calo dell’umore sono:

a. tendenza della scrittura a scendere verso il basso a destra in modo anche irregolare;
b.

una pressione non costante;
c. un disordine e una scarsa cura del gesto grafico

Commenti