#together

È questo il momento di fare fiorire le idee, brand e brevetti

Causa coronavirus, siamo costretti a casa, ma nessuno ci vieta di lavorare e di fare andare la testa, anzi: il genio imprenditoriale non si ferma neanche di questi tempi. L'avvocato Antonioandrea Titomanlio, specializzato nel diritto commerciale, spiega come e perché è importante brevettare idee e brand

È questo il momento di fare fiorire le idee, brand e brevetti

Dietro ogni problema c'è un'opportunità, diceva Galielo Galilei. E il padre della scienza moderna diceva bene, visto che dalle crisi nascono le migliori possibilità di crescita. In queste settimane, per colpa della pandemia di coronavirus, siamo costretti a vivere in casa, ma nessuno ci vieta di lavorare e di fare andare la testa, anzi. Il genio imprenditoriale, infatti, non si ferma – e non si deve fermare – neanche in questi tempi di crisi, per i motivi che dicevamo. "Ecco perché è importante e necessario far capire ai giovani (e non) imprenditori, o potenziali tali, come questo periodo difficile di quarantena sia anche paradossalmente positivo e dia loro l'opportunità di far fiore nuove idee, sfruttando appunto queste giornate strane e diverse", ci spiega l'avvocato Antonioandrea Titomanlio, specializzato nel diritto commerciale, che pone l'accento sul perché – e come – brevettare idee e brand.

Avvocato, come qual è il suo messaggio?
"Come professionista, le difficoltà-opportunità di questo periodo le vivo ogni giorno e per questo voglio sollevare un tema: sempre più spesso ci sono giovani che nell'esercizio della propria attività – in fase embrionale o avviata che sia – si rendono conto di non aver inquadrato adeguatamente le proprie posizioni (trovandosi così ad affrontare problemi con soci e fornitori); di aver pestato i piedi di società più grandi perché, per dimenticanza, non hanno per tempo registrato i propri diritti sul marchio o violato quelli altrui; oppure può capitare che una realtà aziendale abbia sviluppato un proprio modello di utilità che ove mai non tutelato potrebbe essere da altri sfruttato"

Di solito perché succede?
"Queste problematiche sono frutto di un'assistenza giuridica ed economica inadeguata, oltre che della frenesia di tutti i giorni. Ciò accade perché quando si crea un progetto non si ha l'adeguata attenzione e accortezza a tutelarlo. Ecco perché questo periodo, per quanto strano sia, corrisponde a un periodo di (grosse) opportunità. La situazione sanitaria è emergenziale, ma il vero disagio lo stanno vivendo i professionisti che ogni giorno combattono in prima linea contro il coronavirus, i contagiati e i loro familiari. A noi, alla fin fine, è richiesto di stare a casa. E proprio ora abbiamo un po' di tempo per fermarci per occuparci di quegli aspetti della vita professionale a cui spesso non si riesce a ritagliare il giusto spazio"

Ci fa un esempio?
"Certo, quante volte succede nella quotidianità che un imprenditore si dimentichi di rivolgersi al grafico per farsi sistemare il logo per mancanza di tempo, perché è preso dal fornitore e così via…?"

Immagino un'infinità di volte…
"Esatto. Ecco adesso non ci sono scuse perché il tempo per farlo c'è. Obbligare le persone a stare a casa non significa obbligarle a fare nulla, anzi! Proprio su questo versante prettamente grafico, do un consiglio: ci sono enormi portali online che, comodamente dal computer di casa, mettono in contatto gli operatori con i grafici di tutto il mondo, peraltro abbattendo i costi. Quindi, paradossalmente, e non mi stancherò mai di ripeterlo, le misure adottate possono rappresentare un beneficio e una possibilità di tornare in bolla per tutti quei giovani che stanno lanciando o ampliando le proprie start up"

Prima di parlare delle start up, una domanda: vuole dunque dire che, in generale, non c'è la giusta attenzione verso l'esigenza e l'importanza di brevettare come (auto)tutela?
"Credo che talvolta, purtroppo, venga presa sotto gamba. E posso portare un paio di esempi che ho seguito personalmente"

Certo
"Per esempio, conosco la storia una società - mia cliente - che fa produzione e vendita all'ingrosso nel settore calzaturiero, collaborando anche con aziende cinesi (quindi con una produzione di massa anche elevatissima). Bene, una costola di questa società, per iniziativa del figlio del fondatore, decide di avviare, insieme ad altre persone, un brand di abbigliamento sportivo"

E?
"E si sono ritrovati ad affrontare un bel problema: hanno iniziato a produrre e sponsorizzare e un marchio che recava una scritta circondata da un serpente. Bene, quando la domanda di registrazione del brand è stava avanzata, una multinazionale conosciutissima ha avviato una procedura di opposizione, avendo già registrato quel marcio. Insomma, quei giovani imprenditori si sono ritrovati, senza saperlo, a violando il diritto di quella società"

Accade di frequente?
"Sì, si tratta di un problema-errore assai frequente, direi quotidiano, fatto fondamentalmente in buona fede. Bisogna considerare che oggi la tecnologia consente a tutti, in primis alle grandi aziende, di monitorare il mercato. E lo fanno in modo estremamente attento"

Un altro esempio?
"Presto detto. Un'azienda che seguo, fondata da una ragazza, ha lanciato una linea di costumi molto bella e quando le ho chiesto se si fosse già mossa per registrare il marchio, lei mi ha risposto che ci aveva pensato ma che non lo aveva fatto. Ecco, poi abbiamo scoperto che lei stava utilizzando un brand già registrato da un'altra azienda. Insomma, spesso basta un pizzico di attenzione per evitare inconvenienti del genere. Perché, come noto, è meglio prevenire che curare. Non è bello trovarsi costretti a modificare in itinere il marchio di origine e non è certo il massimo rischiare di essere individuabili con difficoltà o confusi con un altro brand. E poi c'è un altro aspetto…"

Quale?
"L'aspetto brevettuale, perché il brevetto oggi rappresenta un aspetto molto importante e anzi forse decisivo. Correre dietro al brevetto è primario perché spesso e volentieri le scoperte e le innovazioni sono più rapide della messa in produzione fisica di un brevetto"

Ok, ma ci spieghi bene: se una persona ha un'idea, un progetto, un marchio in testa cosa deve fare? Qual è l'iter da seguire? Per dare una scaletta chiara, concisa e precisa
"Allora, per quanto concerne appunto la brevettabilità, è fondamentale sollevare innanzitutto il tema delle start up innovative, che sono state ufficialmente introdotte nel 2012. Sono oggetto di una grande attenzione anche statale. Quindi, costituire una start up è il primo passo. Per farlo – accedendo così al regime agevolato di cui godono – bisogna però essere in possesso di determinati requisiti"

Quali sono?
"In sintesi, può costituirsi come start-up un'azienda che non ha ancora 5 anni di età, che ha sede in Italia o in un altro Paese dell'Unione Europea, che ha dei limiti annuali in termini di produzione. Ma ci sono anche altri paletti. Infatti, bisogna essere in possesso anche di uno dei seguenti requisiti: 1) di reinvestire il 15% del rapporto tra fatturato e costi annui in ricerca e sviluppo; 2) essere depositari o licenziatari di un brevetto; 3) i componenti devono essere per un terzo dei dottorandi o dei ricercatori, oppure due terzi dei collaboratori devono essere in possesso della laurea magistrale"

Prima diceva del regime agevolato…
"Già, i benefici del regime di start up esistono e sono molti: esenzioni, agevolazioni, semplificazioni, tutte cose che ai giovani (e non solo) servono e fanno un gran piacere"

Ma facciamo un passo indietro e veniamo alla condicio sine qua non: il brevetto
"Ecco, brevettare un'idea costa. E in questo ambito è stato recentemente stanziato dallo Stato italiano un importo di circa 6,5 milioni di euro l'anno, valido quantomeno fino al 2021. Si tratta di somme gestite da Invitalia (L'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, ndr) per agevolare queste imprese"

Ok, se voglio depositare un brevetto cosa devo fare? E quanto costa?
"Perfetto, partendo dal presupposto che si ha un'idea da concretizzare – e lo stesso iter vale ovviamente per quando si vuole depositare un marchio - il primo passo è verificare che la l'idea non sia già stata oggetto di brevetto. Questo aspetto si chiama ricerca di anteriorità, che ha un costo, ma è a carico dello Stato su richiesta della società che vuole condurla. La procedura prevede le consulenze di avvocati ed esperti in materia, scelti da un elenco ben preciso. Inoltre, predisporre la domanda di registrazione del brevetto ha un prezzo, al quale si sommando gli importi fissi delle imposte di bollo. Ma anche in questo caso il costo è interamente a carico dello Stato. Qualora si volesse registrare anche all'estero la domanda di brevetto si può farlo senza problemi e sfruttando sempre l'esenzione totale. È importante fare un'informazione giusta e chiara su queste grandi possibilità. E per questa ragione una cosa ancora…"

Prego
"Oggigiorno per fondare una società è stato anche abbassato il minimo di capitale sociale necessario richiesto per aprirla: per le società Srl semplificate basta un euro!"

Insomma, nulla. Ora però torniamo a bomba sulla questione del brand
"Se hai un'idea, spiega di che tipo sia e poi corri a brevettarla. Perché soprattutto oggi le aziende, più che nelle fabbriche, sono fatte dal brand e dal suo valore. Chi produce abbigliamento, in realtà lo fa produrre (altrove) e poi lo rivende attaccandoci sui il proprio marchio. Oggi il brand è davvero tutto. Ciò detto, appena dopo aver fatto domanda di registrazione del marchio scatta una finestra di tempo entro la quale chiunque ritiene di essere stato leso (per verosimiglianza tra i marchi) può avanzare opposizione alla domanda di registrazione. Chiaramente, se ciò non succede, il marchio viene registrato, ma in futuro può capitare e infatti capita che qualcuno si consideri leso e chieda tutela in Tribunale. Quello che è importante è che ci si faccia conoscere e riconoscere con un marchio capace di consolidarsi e che non venga ritenuto da altri operatori dello stesso settore un brand confondibile"

Qual è il suo consiglio finale a chi si vuole affacciare a questo mondo perché gli sta frullando in testa un'idea, magari di successo?
"
Consiglierei di impostare il progetto aziendale con la massima attenzione e affidandosi a consulenti esperti. In questo modo potrà essere minimizzato il verificarsi di problematiche determinanti per il futuro di una impresa ancora giovane".

LINK UTILI

Start up innovative:
https://www.mise.gov.it/index.php/it/impresa/competitivita-e-nuove-imprese/start-up-innovative

Transizione 4.0:
https://www.mise.gov.it/index.php/it/198-notizie-stampa/2040464-transizione-4-

Servizi acquistabili dalle imprese, relativi ai brevetti, e finanziati interamente dallo Stato:
https://www.mise.gov.

it/index.php/it/per-i-media/notizie/2040565-pubblicato-il-decreto-attuativo-sul-voucher-3i-investire-in-innovazione

Commenti