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Tre colpi di pistola contro una donna salvano l'Europa

Forse "Britain first" poteva essere la ricetta giusta. Certo non affidata a chi ha sparato a Jo Cox

Tre colpi di pistola contro una donna salvano l'Europa

Jo Cox, 41 anni, due figli potrebbe essere la prima vittima della guerra di secessione europea. Parlamentare inglese, laburista - di sinistra diremmo noi in Italia - è stata uccisa ieri nel bel mezzo della durissima campagna per la Brexit, il referendum che giovedì deciderà se l'Inghilterra dovrà restare o no nella Comunità europea. Lei era una attivista del «no», il suo assassino le ha sparato al grido di «Britain first», il motto di chi si batte per il «sì». Uno squilibrato, certo, come lo era Gaetano Bresci, l'anarchico che nel 1900 uccise a Monza re Umberto I, consegnando l'Italia al fragile Vittorio Emanuele III, come lo era Gavrilo Princip, che a Sarajevo nel 1914 sparò all'arciduca Francesco, erede al trono austroungarico, innescando la tragedia della prima guerra mondiale.

Ci sono pazzi e omicidi che cambiano il corso della storia. Quello che è successo ieri a Birstall, vicino a Leeds, potrebbe rientrare in questa tipologia. Perché è altamente probabile che tra sei giorni, gli inglesi voteranno più che sulla Brexit, sull'orrore della morte di Jo Cox. E se l'onda emotiva farà pendere l'ago, oggi a favore del «sì», verso il «no», vivremo il paradosso dell'unità europea salvata da uno squilibrato assassino. Qualche segnale in tal senso c'è già: pochi minuti dopo gli spari, le borse, che viaggiavano in pesante perdita spaventate dalla vittoria dei «Britain first», hanno velocemente e cinicamente virato verso il bello.

L'omicidio di Jo Cox è avvenuto nel giorno del massimo sforzo mediatico della comunità economica e politica internazionale contro l'uscita della Gran Bretagna. Scenari catastrofici, ricatti e minacce. Sembra che la tenuta del mondo occidentale sia nelle mani degli inglesi che a giorni andranno alle urne.

Ieri, su questa stessa colonna, Nicola Porro, che di analisi economiche se ne intende ben più di me, ha sostenuto che forse no, Brexit potrebbe non essere una tragedia, sicuramente non per i sudditi di Sua maestà la regina Elisabetta. Mi limito ad aggiungere una considerazione: vi fidereste del parere di medici - la Comunità europea, il Fondo monetario internazionale e il sistema bancario - che hanno già sbagliato la diagnosi e la cura, provocando metastasi diffuse da un tumore benigno? Io no. Forse «Britain first» poteva essere la ricetta giusta.

Certo non affidata a chi ha sparato a Jo Cox.

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