Cultura e Spettacoli

Il lato oscuro dello sport in Corpo libero

Tutti i "segreti" della ginnastica artistica nella nuova serie italiana di Paramount+. Corpo libero arriva in streaming ogni mercoledì

Il lato oscuro dello sport in Corpo libero

Nel panorama delle piattaforme streaming c’è un competitor che sta facendo molto parlare di sé. Abbiamo già avuto modo di conoscere l’offerta di Paramount + che, in quanto a film e serie tv, può competere con i grandi colossi di Netflix&co. Non solo prodotti di importazione ma anche qualcosa di originale e, in vista del lancio della piattaforma in Italia, abbiamo già avuto modo di conoscere Circeo, la serie sulla violenza ai danni di due giovani donne avvenuta negli anni ’70, e dal 26 ottobre è disponibile un altro show tutto italiano che promette scintille. Stiamo parlando di Corpo libero, co-produzione Indigo Film e Rai Fiction. I primi due episodi sono disponibili e i restanti 4 arriveranno a cadenza settimanale tutti i mercoledì. Dalle prime battute, ci troviamo di fronte a un prodotto di tutto rispetto, cupo e drammatico che racconta la gioventù di oggi e il mondo della ginnastica artistica.

Una serie nuova che affronta tematiche nuove anche se Corpo libero cade molto spesso nei clichè più puri di un dramma giovanile, ma nonostante tutto, la storia funziona. Ispirata all’omonimo romanzo – edito da Mondadori – di Ilaria Bernardini, Corpo libero getta uno sguardo dolce ma disamorato su tutti i meccanismi che ci sono dietro le gare di ginnastica artistica, facendo intravedere quanto può essere difficile per i giovani di oggi raggiungere i propri obiettivi. Per Paramount+ è già un successo? Alla luce dei primi due episodi - che nel corso del 2023 arriveranno su Rai Due in prima serata -, la serie ha tutte le carte in regola per imporsi nel mercato televisivo del 2022.

Un omicidio tra le nevi dell’Abruzzo

Una mano insanguinata. Passi felpati nella neve. La luce fioca di una torcia che scompare nel bosco. È con questa scena di grande impatto che si apre la storia di Corpo libero. Al centro della vicenda c’è un gruppo di ragazze molto giovani che sognano di raggiungere fama e gloria. Loro sono delle ginnaste caparbie e molto competitive, e sono disposte a tutto pur di arrivare alle Olimpiadi. Hanno appena 15 ma hanno un vissuto che fa impallidire persino un adulto. Attraverso la voce narrante di Martina, giovane promessa che torna a praticare lo sport dopo un brutto incidente, scopriamo il mondo della ginnastica artistica. La ragazza, insieme a Carla, Nadia, Anna e Benedetta, da Napoli si dirige in Abruzzo per il torneo Winter Fox. Chiuse in un albergo tra allenamenti e gare, le ginnaste cominciano a farsi guerra tra di loro. Fino a quando in mezzo al bosco non viene trovato il cadavere di una giovane. La polizia cerca di unire i pezzi del puzzle, ed è Martina che ricostruisce i sette giorni di soggiorno in albergo e antecedenti all’omicidio, svelando particolarità e retroscena alquanto inquietanti.

Una serie che parla (velatamente) di bullismo

Corpo Libero è una serie tutta italiana che guarda, però, all’immensa tradizione televisiva americana. Dall’universo a stelle e strisce ci sono tanti esempi che l’Italia ha cercato di riprodurre e di adattare. Infatti, il settore televisivo americano è uno dei pochi che è riuscito a raccontare e fotografare il mondo degli adolescenti. Con i tempi che cambiano e con i giovani che crescono insieme a un mondo in continuo movimento, però, anche l’universo televisivo deve stare al passo. E succede che, oltre alla disanima delle turbe adolescenziali, la storia spazia su diversi generi, tingendosi con il thriller, il mystery oltre che al racconto di formazione. Corpo libero funziona proprio per questo motivo. Naviga in acque torbide, inizia come una storia di bullismo cupa e introversa, per diventare qualcosa di più. Non solo il più classico teen-drama ma un racconto di rara crudeltà su tutto quello che spinge i giovani a essere migliore degli altri, e alle macchinazioni messe in atto per raggiungere i propri obbiettivi. Come scenario, per l’appunto, è stato scelto la disciplina della ginnastica artistica.

Corpo libero è la fotografia dei giovani di oggi

Dicevamo che i tempi cambiamo e anche piuttosto in fretta. I ragazzi che vivono in un contesto così strano e (a volte) insidioso sono chiamati a diventare adulti con estrema facilità, perché il mondo di oggi è crudele, è meschino e non regala a nessuno una seconda possibilità. Corpo libero parte proprio da questo punto. Vuole essere una storia di riscatto, ma allo stesso tempo, non che è un ritratto disinibito di un gruppo di adolescenti che vogliono rincorrere la popolarità e il successo a tutti i costi. Sono capaci di tutto pur di vincere. Lo dimostra la storia di Martina che è consapevole delle sue qualità ma è "messa al muro" da Carla e Nadia, due bulle senza né arte né parte. Nella storia sfugge il legame con il filone giallo, ma di sicuro, nel corso degli episodi i pezzi del puzzle finiranno al proprio posto.

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Prima della serie tv c’è l’omonimo libro

Un vero e proprio caso editoriale è stato quello di Ilaria Bernardini che, per Mondadori, ha pubblicato il libro che ora ha ispirato la serie tv di Paramount+. La scrittrice, che apparare anche tra le sceneggiatrici, ha scritto un romanzo da brividi. Temi forti che vengono raccontanti con garbo grazie alla sua penna fluida e decisa. La serie tv, almeno dalle prime battute, non differisce dal testo. È come se fossero l’uno l’immagine dell’altro. La nuova edizione, pubblicata il 25 ottobre del 2022, oggi è al numero uno della classifica "Thriller sportivi".

Una serie tv che merita di essere vista?

Una domanda che sorge spontanea dopo la visione dei primi due episodi di Corpo libero. Di sicuro è una serie "tosta", che non è adatta a un pubblico di giovanissimi anche se la storia racconta tutte le sfumature del mondo teen. Merita di essere vista anche solo per comprendere cosa c’è dietro il mondo dello sport e cosa nasconde il "cuore" di una donna. Eppure, non si riesce ancora a comprendere il motivo per il quale, quasi tutti le storie per giovani-adulti siano impreziosite da personaggi cupi, malefici, per nulla salvifici e perché la narrazione vira sempre su tematiche mystery.

Due pesi e due misure, ma nonostante tutto, questa miscela piace proprio perché risulta essere accattivante ed emotivamente coinvolgente.

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