Lettere d'amore

L'addio di Caterina d'Aragona: "Enrico muoio, torna da me"

La regina abbandonata provò a commuovere con una lettera il re d'Inghilterra

L'addio di Caterina d'Aragona: "Enrico muoio, torna da me"

Mio Signore e Caro Marito,mi affido a voi. L’ora della mia morte si avvicina velocemente ed essendo questa la mia condizione, il tenero amore che vi porto mi spinge a ricordarvi, con queste mie parole, della salute e salvaguardia della vostra anima, che dovete preferire sopra a ogni altra cosa mondana e prima della cura e salvaguardia del vostro stesso corpo per il quale avete gettato me in molti affanni e voi stesso in cure continue. Da parte mia vi perdono di tutto, sì, questo è il mio desiderio e prego devotamente Dio perché anche Egli voglia perdonarvi.

Per il resto vi affido nostra figlia Maria e vi raccomando di essere per lei un buon padre, come ho sempre desiderato.Vi prego inoltre, a nome delle mie dame di compagnia, di assegnare loro una dote, che non sarà molto poiché sono solo tre. Per quanto riguarda tutti gli altrimiei servitori, vichiedo di dare loro un anno di paga in più rispetto a quello che è loro dovuto, così che non rimangano senza mezzi di sostentamento.

Per ultima cosa, giuro che i miei occhi desiderano voi sopra ogni altra cosa.

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