Cultura e Spettacoli

Per Bauman è diventato «liquido» anche il sesso

S e la sociologia è una messa in piega, il suo più famoso hair stylist sceglie anche stavolta l'effetto-bagnato. Il titolo di Zygmunt Bauman Gli usi postmoderni del sesso (Il Mulino), astenendosi dall'aggettivo «liquido», poteva far pensare a nuove e inedite utilizzazioni della categoria di postmoderno. Invece è tutto edito e straedito, a cominciare dalla Società individualizzata, a seguire con Amore liquido, e da lì tutto un affogare in (non-)relazioni a rischio naufragio. Bauman, polacco e marxista, scova anche sul sesso il bollino del liberoscambismo tardocapitalistico, presente d'altra parte in tutti i prodotti dell'industria culturale. E la scadenza è assicurata. Come accade in certa filosofia d'ascendenza spengleriana, il passato è l'età dell'oro mente il futuro è degradante. Così tramonta anche l'amore. In principio legato a eros e riproduzione, poi, nella sua «elaborazione culturale», si separa dall'erotismo, l'erotismo si separa dal sesso, e resta appunto il sesso, solitario e fine a se stesso, consumistico e animalesco, concentrato solo sul suo «effetto orgasmico» e, anche lì, assoggettato ai calcoli costi/benefici.
Non più scocciato da venditori di rose e da geni della specie, il sesso libero ci lascia però spauriti in un maremagnum di infiniti contatti possibili, senza porti sicuri. Così l'umano vivere cade in balìa dei bisogni indotti dal mercato. E noi cittadini globali solitari, noi particelle elementari alla inquieta ricerca di legami, ci riduciamo all'homo consumens, alias «il cercatore postmoderno di sensazioni». D'altra parte già la scoperta freudiana del sesso è all'insegna del Perturbante, imbrattando le più tenere e innocenti età con perverse pulsioni. Ma è la celebre Storia della sessualità firmata Foucault a riconsegnare gli svolazzi sulla libertà sessuale al grigiore dei dispositivi «biopolitici» di disciplinamento. Si richiama a Foucault anche Maurizio Ferraris, che introduce, mettendoci in guardia dalle interpretazioni emancipanti del libertinismo. Uno scenario che ci spingerebbe a costruirci futuristici apparecchi per il misticismo sessuale fai-da-te. Come l'Orgasmatic, l'asettica cabina vibrante del film di Woody Allen Il dormiglione.

Ma certo Woody scherzava, qui la faccenda è seria.

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