Cultura e Spettacoli

Emmy Awards, stravince «Breaking Bad»

Il vecchio campione batte per Ko il giovane sfidante. Ecco la sintesi di come sono andati gli Emmy, i premi più importanti della Tv americana. La quinta e collaudatissima stagione di Breaking Bad ha sbancato gli Oscar della televisione, aggiudicandosi tutti i premi che contano per le serie drammatiche. Tra gli altri: migliore serie (per il secondo anno consecutivo), migliore attore protagonista e migliori attori non protagonisti. È vero, la serie creata da Vince Gilligan era data per favorita. Ma quest'anno la concorrenza era forte. Il collaudato e amato Il trono di spade , l'innovativa House of Cards , l'elegante e pluri candidato Downton Abbey , l'invecchiato ma temibile Mad Men e, soprattutto, True Detective . Proprio quest'ultima, esordiente di lusso, sembrava potesse ribaltare il pronostico. Anche perché schiera nel casto due pezzi da novanta come Mattew McConaughey (Oscar e sex symbol) e Woody Harrelson (una filmografia sterminata, tre nomination all'Oscar e un'infinità ai Golden Globe) che, invece, sono rimasti a bocca asciutta. Migliore attore drammatico è stato incoronato infatti Bryan Cranston, alias Walter White. Gloria anche per l'attrice non protagonista femminile di Breaking Bad , Anna Gunn, e per Aaron Paul, migliore non protagonista maschile: «Grazie a Vince Gilligan, che ha cambiato la mia vita». L'unica vera sorpresa nel settore «drama» è venuta dal premio alla protagonista femminile. A sorpresa ha vinto Julianna Margulies, per il suo ruolo in The Good Wife , aggiudicandosi un premio che si pensava conteso tra Robin Wright, per House of Cards , Claire Danes, per Homeland , e Kerry Washington per Scandal . Per la Margulies è il secondo Emmy per il ruolo dell'avvocatessa Alicia Florrick e una conferma notevole.

Quanto alle serie comiche invece terzo successo da protagonista per Julia Louis Dreyfus, per Veep e Jim Parson, al quarto Emmy per il suo personaggio in The Bing Bang Theory . Ty Burrel ha invece vinto come migliore attore non protagonista comico, per Modern Family , mentre Allison Janney si è aggiudicata il riconoscimento alla migliore non protagonista femminile per Mom . Per la miglior serie comedy ha vinto Modern Family ma è quasi una non notizia: è la quinta volta di fila.

Invece ad aver stravinto per le mini serie è stato Sherlock con sette statuette tra cui: «miglior attore protagonista» di miniserie (a Benedict Cumberbatch), alla «miglior sceneggiatura» (Steven Moffat), al «miglior attore non protagonista» di miniserie (Martin Freeman).

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