Cultura e Spettacoli

Eroe di guerra vende le medaglie per pagarsi l'ospizio

La storia di Bransome Burbridge, ex aviatore della Raf

In guerra se l'è vista brutta. Ma in pace se la sta vedendo peggio. Dura la vita del veterano. Tanti film ce lo insegnano: le vere battaglie si annidano più tra i muri di casa che tra le trincee di prima linea. Se avete dubbi, parlatene con Bransome Burbridge, 93 anni: uno degli «assi» della Royal Air Force, una specie di Barone Rosso in mimetica britannica. Bransome ne ha tirati giù parecchi di aeroplani nemici, ma ora a rischiare di precipitare in picchiata è proprio lui. Colpa dell'età e della mancanza di soldi: un binomio più nefasto di qualsiasi conflitto bellico. Tanto che ora Bransome sarà costretto a vendere le sue medaglie per pagarsi l'ospizio. Mica un ospizio di lusso, macché, una roba appena dignitosa: camera e bagno in comune con almeno altro tre novantenni. Ma c'è da scommettere che la sera, quando gli ospiti dell'ospizio si ritroveranno nella sala tv, a tenere banco saranno i racconti dell'ex aviatore Burbridge: roba molto più avvincente di un qualsiasi programma televisivo.
In gioventù Bransome, nativo di Dulwich (est Inghilterra), con la divisa della Raf, ha abbattuto 21 caccia nazisti. Eravamo nel pieno della seconda guerra mondiale, e per questo ha ricevuto le decorazioni più prestigiose per un pilota di sua maestà. Decorazioni che ora la famiglia Burbridge ha messo in vendita, insieme al suo giubbotto da aviatore e altri ricordi del tempo di guerra. Obiettivo: raccogliere quelle 120 mila sterline per pagare all'anziano eroe, malato di Alzheimer, sei anni di degenza in una casa di cura.
«Lo abbiamo fatto con riluttanza - ha detto Paul, figlio dell'ex pilota - ma crediamo che sia la cosa giusta. Lui è più importante delle sue medaglie». Prima di salire su un aereo da guerra, Bransome era stato un obiettore di coscienza e un devoto cristiano. Ma poi decise di arruolarsi per combattere contro il nazismo, senza però mai perdere la sua umanità. «Mirava sempre al motore degli aerei nemici per permettere ai piloti abbattuti di lanciarsi col paracadute e salvarsi» giurano i familiari.
Una testimonianza forse un po' «romanzata», giustificata dall'amore - comprensibilissimo - per nonno Bransome, che avrebbe avuto una mira talmente eccezionale da distinguere nel mirino del suo Spitfire la testa di un aviatore del Führer dal vano motore con la svastica.
L'ultimo libro letto da nonno Burbridge pare sia stato «Memorie di un veterano di sua maestà». Quando lesse il finale, pianse. Il protagonista del storia, in punto di morte, si raccomandò: «Avvolgetemi nella bandiera inglese».

Le stesse ultime volontà di Bransome, il Barone Rosso inglese.

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