Cultura e Spettacoli

Francia in subbuglio Houellebecq insedia un islamico all'Eliseo

Francia in subbuglio Houellebecq insedia un islamico all'Eliseo

Una provocazione coi fiocchi, quella dello scrittore francese Michel Houellebecq (che del resto è abituato ai romanzi col botto). Nel nuovo libro - siamo nel settore fantapolitica - che in Francia sarà pubblicato il 7 gennaio e in Italia una settimana dopo da Bompiani, immagina che le presidenziali vengano vinte, nel 2022, da un partito musulmano contro il Front National di Marine Le Pen. E già il titolo, oltre che il contenuto su cui i giornali francesi come Le Figaro hanno fornito alcune anticipazioni, è tutto un programma: Soumission ( Sottomissione ).

Lo scrittore immagina che alla fine di un secondo mandato di François Hollande (il quale nel 2017 avrà battuto - con un pizzico di fantasia - la Le Pen), l'ago della bilancia della politica d'Oltralpe diventerà il partito «Fraternité musulmane». Così il suo leader, Mohammed Ben Abbes, finisce all'Eliseo, scegliendo come premier il centrista François Bayrou (che negli anni '90 è stato ministro dell'istruzione). La «sottomissione» del titolo fa ovviamente riferimento a questo. A una Francia debole e persa nei suoi problemi interni, piena di persone schiacciate sul proprio “privato”. Il Paese viene sopraffatto, lentamente ma inesorabilmente, dalla visione radicale degli immigrati. Al centro della narrazione un intellettuale, François (esiste nome più francese?). È un quarantaquattrenne, professore universitario infelice e solitario, specialista dei testi dello scrittore decadente Joris-Karl Huysmans. François vive in una casa con alcuni studenti e, come spesso nei romanzi di Houellebecq, è frustrato, frequenta prostitute e naviga su internet a caccia di sesso virtuale. Senza più entusiasmi, la sua vita procede monotona, impermeabile alla cronaca e alla storia. Quasi non si accorge del cambiamento in atto. Alla fine si limita a sottomettersi e a convertirsi.

Il romanzo aprirà la nuova stagione letteraria in Francia ed è uno dei titoli più attesi. E le anticipazioni stanno già provocando reazioni polemiche sul web. Anche perché a molti l'islamizzazione della Francia sembra essere tutt'altro che fantascienza. Del resto Houellebecq, che non si è mai posto il problema di essere politicamente corretto, aveva già detto la sua sui pericoli connessi alla religione islamica nel 2001. In un'intervista per l'uscita del romanzo Piattaforma si era espresso così: «La religione più stupida è l'islam. La lettura del Corano lascia prostrati».

Sottomissione , e non è detto sia un caso, era anche il titolo del film dell'olandese Theo Van Gogh, assassinato nel 2004 da un estremista islamico come ritorsione contro la pellicola.

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