Cultura e Spettacoli

Così le materie prime plasmano l'economia

In "Storia straordinaria delle materie prime" Alessandro Giraudo spiega come la corsa alle risorse più contese plasma la storia di popoli e Stati fin dall'antichità.

Come le materie prime plasmano l'economia del pianeta

Materie prime: un concetto "pigliatutto" sotto cui si cela il più importante motore dello spirito umano all'esplorazione, allo sviluppo, alla crescita economica. Un bisogno primordiale da soddisfare: la sicurezza. Una via maestra per ottenerla: la certezza degli approvvigionamenti di ciò che la garantisce, delle risorse che la abilitano. Passante, anche a gradienti crescenti di complessità tecnologica e culturale dei sistemi politico-sociali, per queste direttrici in fin dei conti molto chiare.

L'espansione di Roma nell'antichità fu guidata, tra le altre cose, dalla volontà di garantire la sicurezza alimentare, economica e dunque sociale dei territori governati dalla Res Publica; Venezia e Genova hanno costruito sulle spezie e i rapporti con l'Oriente i successi commerciali e, in seguito, anche l'esplorazione oceanica delle potenze coloniali ha seguito la fame di oro, argento, prodotti pregiati. E come non citare anche l'epopea della conquista russa dell'Estremo Oriente, partita sulla scia dei cacciatori di pellicce di zibellino e diventata storia di minatori e, di recente, petrolieri. l'Impero Britannico ha costruito l'impero su cui non tramontava mai il sole dominando un mercato autosufficiente sul fronte economico. E anche oggi, in fin dei conti, gli Stati Uniti hanno una sostanziale indipendenza in tutto ciò che è legato alla sfera delle materie prime essenziali (dal grano al petrolio) a fondamento della loro primazia globale.

Il saggio Storia straordinaria delle materie prime di Alessandro Giraudo racconta questa storia profonda e dinamica. Foriera di grandi cambiamenti geopolitici, strategici, militari durante l'intero corso della storia umana. "Tradizionalmente", sottolinea Giraudo, "studiamo la storia come un susseguirsi di battaglie, colpi di cannone e incoronazioni di re. È sicuramente vero ma non dobbiamo dimenticarci che, in tutto questo, le materie prime hanno svolto un ruolo fondamentale: hanno forgiato la storia e il Dna dell’economia mondiale". Nel saggio Giraudo fa alcuni esempi: "Nel 1393, in Germania, il prezzo di una libbra di noce moscata era pari a quello di sette buoi di grossa taglia. Mentre una libbra di zafferano costava quanto un cavallo". Le spezie "hanno rappresentato in media un terzo del commercio mondiale negli ultimi quaranta secoli", prima che a prendere il sopravvento fossero le materie prime energetiche, dal petrolio al carbone. La storia delle materie prime è la storia dell’umanità stessa, attraverso gli odori, i profumi, i fetori, le fragranze, i colori, i gusti, i sapori”, nota Giraudo, che sottolinea di esser stato ispirato nella sua analisi dalla lezione di Umberto Eco dei tempi dell'università: "Un giorno, a una lezione di semiologia economica, Umberto Eco ci parlò di Sant’Agostino, della ribâ (l’usura), delle indulgenze dei Fugger, dei mercanti che viaggiavano mettendo a repentaglio la propria vita... Era impossibile scendere dal suo tappeto volante che planava sopra Baghdad, Samarcanda, Potosí, Timbuctu, Macao, ma anche Babilonia e New York".

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E ancora oggi le materie prime dettano il corso delle dinamiche storiche. L'era del petrolio ha solo accelerato la corsa alla competizione per le risorse tra le grandi potenze. Finito il colonialismo, ci ha pensato la globalizzazione a plasmare sfide e rivalità a tutto campo in grado di riequilibrare i sistemi politici e a far confliggere i blocchi attorno alla sete di risorse. Le nuove tecnologie hanno aggiunto al campo di competizione il litio, le terre rare, il palladio, terreni di scontro delle partite di domani. La crescita della popolazione globale ha rimesso in campo il tema della sicurezza alimentare.

Grano, neon, gas naturale, ma anche antimonio, platino, uranio: l'attuale guerra in Ucraina è in larga parte discussa sulle linee di faglia del controllo delle risorse. Risorse nuove e materie prime vecchie come il mondo con cui le potenze vogliono cercare il primario bisogno di una sicurezza a tutto campo e di una vera autonomia strategica. Risorse contese in maniera feroce, senza neanche il romanticismo e l'epopea del passato. In cui il sangue delle guerre poteva essere corrisposto nello splendore di una Venezia, di una Samarcanda, di una Amsterdam, rese ricche e floride dal commercio e dalla natura di hub per le materie prime. Oggi, più realista e forse meno ipocrita, il sistema-mondo combatte per il potere.

Avente come simbolo le materie prime che plasmano la storia del mondo, anno dopo anno.

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