Cultura e Spettacoli

Polemiche, vip, malumori e feste. A Torino c'è di tutto. Anche i libri

Un programma (inutilmente) sterminato. Però si spenderanno 14 milioni in volumi

Polemiche, vip, malumori e feste. A Torino c'è di tutto. Anche i libri

Salone del Libro, edizione XXVI. Tema, la creatività. Slogan: «Dove osano le idee». Ecco, allora, qualche idea-chiave per prepararsi all'evento.

LIBRI Anche se non sembrerebbe, rimangono, o dovrebbero rimanere, al centro della manifestazione, troppo spesso più attenta ai vip, alla politica e alle polemiche che a quegli strani oggetti di carta cui è dedicato il Salone. Comunque, al lingotto si spendono in cinque giorni 14 milioni di euro in libri. Che siano “libroidi”, bestseller, ricettari, novità o (pochi) classici.

POLEMICHE Ogni edizione ha le proprie. Questa volta, a sentire scrittori e critici, è la «formula Salone» che ha fatto il suo tempo: Gianluigi Recuperati, su Affaritaliani.it, ha detto che serve un cambio di paradigma: «I libri del futuro saranno oggetti sospesi nella vita quotidiana, progetti di design digitale oppure fisico, che oggi non possiamo neppure immaginare». Mentre Satisfiction ha già massacrato la kermesse: non è più neppure un supermercato, ma «è diventato un format televisivo». La dittatura dei personaggi, la schiavitù degli scrittori.

POLITICA Da Veltroni a Renzi, da Amato a Zagrebelsky, ci sono tutti. Tutti di sinistra.

MALUMORI I più diffusi tra i 1.400 editori non riguardano né le polemiche né la politica, ma il fatto che hanno aumentato gli affitti degli stand. La cultura, infatti, è un bene sempre più prezioso.

ATTESE Le maggiori sono riservate ai soliti: Roberto Saviano, Paolo Giordano, Roberto Vecchioni. Ma c'è anche la Parodi.

POSTI D'ONORE Sono quelli riservasti a chi apre e chi chiude il Salone: l'inaugurazione è con il videomessaggio del presidente Giorgio Napolitano, la chiusura con il centrocampista della Juventus Andrea Pirlo. In mezzo, di tutto.

PROGRAMMA Inutilmente sterminato. Solo gli incontri ufficiali sono circa 80 al giorno, per cinque giorni, uguale 400. Poi c'è il Salone Off in giro per la città, i laboratori, gli eventi speciali. C'è tutto, ma manca un filtro.

CONCORRENZA Non esiste. «Il principale competitor che ha il Salone, è se stesso», è stato detto alla presentazione della manifestazione. Anche se qualcuno sente quella con la milanese Bookcity. Anche se non se ne capisce il motivo.

MARATONE Le più importanti sono: quella notturna, venerdì, dedicata a Roberto Bolaño (il più importante scrittore, morto, del Salone di quest'anno) con film, letture e musica dal vivo. E quella dedicata a Beppe Fenoglio, a 50 anni dalla morte, con una no-stop di letture.

Poi c'è anche il festone per gli 80 anni di Paolo Villaggio (che è ancora vivo).

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