Cultura e Spettacoli

Prostituzione, vizi e virtù dai babilonesi agli hippie

I greci ne facevano una questione "retorica", i romani erano molto pragmatici I cristiani sono tolleranti, gli islamici furbi, gli anglosassoni (fintamente) puritani

Prostituzione, vizi e virtù dai babilonesi agli hippie

Se c'è un aspetto della vita dell'uomo che più e meglio di ogni altro, per i suoi risvolti sociali, politici, economici, religiosi e artistici, ha influenzato la storia della cultura (anche per il fatto che è presente in tutte le civiltà), è la prostituzione. E un libro straordinario per comprendere il fenomeno, nelle varie comunità e Paesi nel corso dei secoli, è la monumentale Storia della prostituzione dell'americano Vern Leroy Bullough (1928-2006), storico della medicina e sessuologo, presidente della «Society for the Scientific Study of Sexuality». Un testo apparso nel 1964, edito per al prima volta in Italia nel 1967 da Dall'Oglio e ora da Odoya (purtroppo un po' datato: parte dalle società primitive ma si ferma agli anni Sessanta) che tenta di spiegare i diversi motivi storico-sociali che hanno spinto le donne a prostituirsi, con quali modalità e in che rapporto che le istituzioni politiche e religiose. Un testo scientifico e ricco di aneddoti leggendo il quale si scopre che:

DAVVERO IL MESTIERE PIÙ ANTICO Già il celebre codice del re babilonese Hammurabi (che regnò dal 1792 al 1750 a.C.), la massima espressione di codificazione legale prima dello ius romano, regolava la materia: la monogamia all'epoca era la norma, ma il marito (che per inciso poteva affogare la moglie adultera) se la moglie era sterile poteva prendersi una concubina, la quale però viveva in una posizione subordinata rispetto alla moglie legittima.

PIRAMIDI E BORDELLI Gli egiziani trasformavano spesso in prostitute le donne fatte prigioniere nelle guerre. Ma nella società egizia, dove le donne lentamente godettero di grande emancipazione, anche le prostitute potevano raggiungere fama e onori. Come Rhodopis, ex schiava greca che accumulò una fortuna come meretrice tanto da farsi costruire una (piccola) piramide a ricordo delle proprie conquiste. Uno dei non rari casi in cui si giunge all'immortalità attraverso l'immoralità.

SAGGEZZA BIBLICA Presso l'antico popolo ebraico le prostitute non solo erano comunemente accettate, ma potevano persino rimettersi al giudizio dei tribunali e dei re nelle loro liti. Le due donne che litigano per il possesso di un bambino permettendo a Salomone di dare prova della sua biblica saggezza, infatti, sono due meretrici.

(PERI)PATETICHE I greci, popolo raffinato di filosofi e sofisti, distingueva i termini «prostituta» ( pornoi ), usato per indicare la classe più infima delle donne di piacere (o come imprecazione), e «compagna» ( etèra ), per definire le meretrici di alto bordo. Comunque, in grecia postriboli e passeggiatrici erano diffusissimi (un po' a meno a Sparta, dove la prostituzione legalizzata era ridotta al minimo). Dalle poesie erotiche dell' Antologia Palatina apprendiamo che le passeggiatrici non prendevano personalmente accordi col cliente, ma lasciavano fare alla serva che le seguiva a una certa distanza. Talune, però, meno discrete, si facevano riconoscere dipingendo parole o frasi sulle scarpe. Si conserva tuttora un sandalo con la parola «Seguitemi» incisa sulla suola, che rimaneva impressa sul terreno molle. Con tale genialità, si capisce perché i greci hanno conquistato il mondo.

ROMA, CHE CIRCO... I Romani, più pragmatici e meno idealisti dei greci, non camuffavano la prostituzione (dal latino prostituere , esporre, mettere in vendita) sotto il manto religioso né trovavano gentili eufemismi per chi la praticava: persino moralisti come Cicerone e Catone la tolleravano come istituzione diretta a proteggere il matrimonio. Qualcuno ha fatto notare come la maggior parte dei bordelli di Roma sorgeva presso il Circo Massimo: il che suggerirebbe l'idea di un significativo rapporto tra il sadismo e la crudeltà dell'arena e l'eccitazione sessuale degli spettatori che poi trovava sfogo nelle vicine cellae delle prostitute.

SONO TUTTE FIGLIE DI MARIA Per quanto riguarda il cristianesimo, nulla da aggiungere al fatto che una delle figure centrali dei Vangeli sia Maria Maddalena, tradizionalmente identificata con la prostituta. Redenta. Cristianamente, ogni peccato è perdonabile.

FURBIZIE MUSULMANE Per quanto riguarda invece l'Islam, nel Corano si definisce il matrimonio temporaneo, chiamato mut'a , che altro non è (come dimostra la cronaca di questi giorni delle donne al seguito dei guerriglieri dell'Is) se non una forma “istituzionalizzata” di prostituzione. Si può contrarre per quanto tempo di vuole, un anno o una notte. Eventuali figli che ne derivano sono riconosciuti legittimi.

PELLIROSSA LIBERALI Presso i Navaho le ragazze che rifiutavano di sposarsi avevano il diritto di farsi una casa propria dove ricevere liberamente gli uomini. Ogni donna poteva spostarsi da una tribù all'altra scegliendosi i vari compagni di letto senza dover rendere conto della propria condotta.

LUOGHI COMUNI ESCHIMESI Alcuni considerano la tradizionale accoglienza degli eschimesi che offrono la propria moglie all'ospite (il quale è tenuto a un piccolo dono per i favori concessigli) una forma di prostituzione. Gli storici però tendono a definirla una forma di «comunismo sessuale» più che prostituzione (anche se la donna talvolta nasconde al marito gli extra).

ILLUMINATE! Nel '700 pre-Rivoluzione a Parigi il fenomeno era così diffuso che esisteva anche una discreta gamma di case di tolleranza specializzate: uno in prostitute nere, un altro in vergini (probabilmente fittizie), un altro in ragazze di alta classe sociale... Per procurarsi i clienti alcuni bordelli mandavano degli incaricati agli incroci di maggior traffico distribuendo cartoncini con nome e l'indirizzo delle case e un coinciso riassunto delle virtù delle loro ospiti.

NIENTE SESSO SIAMO INGLESI W.T. Stead, direttore del Pall Mall Gazette , nel 1885 diede vita a una celebre campagna di stampa contro la tratta delle bianche e la prostituzione minorile. Lui stesso in case di piacere di lusso londinesi vide bambine addormentate col cloroformio prima di essere violate da vecchi «gentiluomini». Il giornale vendette moltissimo e il Parlamento intervenne alzando a 16 l'età del consenso sessuale.

SI FA MA NON SI DICE Negli Usa il libro Call House Madam di Serge G. Wolsey, uscito nel 1942 e che racconta le avventure della tenutaria della più importante casa di piacere di Los Angeles tra le due guerre, incontrò - stranamente... - grosse difficoltà di spedizione postale.

Le cose, insegna la storia della prostituzione, si fanno ma non si dicono.

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