Cultura e Spettacoli

Dal rigattiere di parole: "Abbondare"

Dal rigattiere di parole: "Abbondare"

Tutti sappiamo che cos'è l'abbondanza e che cosa significa abbondare; ma può passare inosservato che il verbo latino abundare deriva direttamente da unda (=onda), da cui prende il suo primo significato: inondare, traboccare, straripare, esondare; quest'ultimo verbo è il più prossimo ad abbondare (le particelle ex e ab possiedono entrambe il senso dell'allontanamento) ma, a differenza del cugino, è rimasto legato soprattutto alle acque dei fiumi. Abbondare no: è subito passato ai significati figurati nei quali è sempre vivo il principio di essere o avere in gran quantità; insieme all'aggettivo abbondante e al sostantivo abbondanza, è riferito a ciò che eccede la norma o le necessità. Quando la fame era fame, lo si usava soprattutto con riferimenti ai viveri e il sogno dei contadini era un raccolto abbondante.

Abbondanza, nome augurale, era detto il magazzino dove venivano ricoverate le derrate alimentari necessarie alla città o allo Stato: quello che per i latini era l'annona. Il Tommaseo e altri riferiscono che a Firenze i magistrati o gli ufficiali dell'Abbondanza sovrintendevano al magazzino e fissavano il prezzo del pane, dei grani e delle biade. Abbondanziere era tale magistrato: “Quegli al quale per appalto o per altro dovere – spiega il Cardinali Borrelli – spetta la cura dei viveri de' soldati”; “colui che ha l'impegno di mantenere l'abbondanza dei viveri” (Panlessico). Presso i latini tale incarico era affidato a un pubblico ufficiale, il praefectus annonae.

Il Rigutini-Fanfani, al solito, approfitta dell'esempio per dare la sua sferzatina moraleggiante: “A molti abbondano le ricchezze, a pochi il giudizio”. Il Premoli offre un piccolo ventaglio di verbi, con varie sfumature, sinonimi di abbondare, tra i quali ridondare, esuberare, trabastare.

Ma, soprattutto, cita un delizioso detto: “Nuotar nelle lasagne”, che significa avere abbondanza d'agi e di prosperità.

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