Cultura e Spettacoli

Dal rigattiere di parole: intruso, estruso

Si tratta di parole perfettamente simmetriche: la prima deriva da in-trudere, la seconda a ex-trudere; trudere nel latino medievale significa spingere

Dal rigattiere di parole: intruso, estruso

Si tratta di parole perfettamente simmetriche: la prima deriva da in-trudere, la seconda a ex-trudere; trudere nel latino medievale significa spingere. Quindi spingere dentro (in) e spingere fuori (ex). Tuttavia, i percorsi e le fortune delle due parole sono stati profondamente diversi, e oggi non sembrano nemmeno imparentate. La prima scorre facilmente anche nella lingua quotidiana di tutti, la seconda ha un reale significato solo nel linguaggio dell'industria ed è sconosciuta ai più.

Un intruso è colui che si trova indebitamente in un luogo, che si caccia in affari altrui senza averne il diritto. L'intrusione è l'atto di infiltrarsi, intromettersi, intrufolarsi in luoghi, ambienti, discorsi. Il verbo intrudere, di cui intruso è participio passato, non si usa più (l'esempio: “è riuscito a intrudere un cavillo nel contratto...” fa intendere bene la rarità del verbo).

Altro discorso per estruso: non siamo più nel linguaggio corrente, quello dei comportamenti e dei giudizi. Entriamo nel mondo dei processi e dei prodotti industriali. L'estrusione – da ex-trudere, cacciar fuori – è un procedimento al quale vengono sottoposti materiali deformabili quali metalli, materie plastiche, argilla, alimentari, per ottenere prodotti di forma finita; e il verbo estrudere in questi contesti si usa normalmente. Funziona più o meno così: la massa del materiale viene compressa in un cilindro sul cui fondo si trova un orifizio dal quale lo stesso materiale esce modellato secondo la forma voluta. Esempio è la massa di ferro incandescente spinta in un foro per ottenere barre o profilati, altro esempio la massa di pasta, che, spinta negli appositi fori, permette di ottenere gli spaghetti. Ecco: tecnicamente gli spaghetti o i maccheroni sono degli estrusi, le macchine per realizzarli sono estrusori e il processo è l'estrusione. Proprio niente a che vedere con intrusi e intrusioni. Questi significati industriali appartengono al linguaggio tecnico e sono relativamente recenti, del Novecento. La parola estrusione era contemplata, sì, nei dizionari del passato ma indicava soprattutto certe lente eruzioni vulcaniche e l'effetto della forza centrifuga sui corpi (quello di “spinger fuori”, appunto).

Un'ultima osservazione: quando schiacciamo il tubetto del dentifricio o quello della maionese compiamo un'estrusione.

Questo stesso processo è riconoscibile anche in atti della nostra fisiologia, per cui si può dire a pieno titolo che lo stronzo è un estruso.

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